Il 29 gennaio l’ imbarcazione a vela del velista naufrago Louis Jordan si era capovolta. Una nave cargo tedesca lo ha avvistato a 300 Km dal Nord Carolina
Disperso per 66 giorni tra le acque dell’ Atlantico, l’odissea del velista naufrago Louis Jordan è finita quando una nave tedesca lo ha incrociato a poche centinaia di chilometri davanti la costa del Nord Carolina. Jordan, velista poco esperto, era partito dal porto di Conway il 23 di gennaio scorso senza fare più ritorno. La barca, a causa del maltempo si è capovolta provocando la rottura della spalla del velista e mandando in tilt tutta la strumentazione elettronica, compreso il telefono. Rimasto in balìa dell’oceano l’uomo si è alimentato con pesce crudo catturato con le mani e bevendo acqua piovana.

«Pensavo di averlo perduto del tutto», racconta il padre Frank Jordan, convinto che il ragazzo fosse stato inghiottito delle onde di un Oceano che difficilmente concede sconti.
Nonostante le difficoltà è riuscito a sopravvivere. E dopo 66 giorni ha riabbracciato la famiglia.