Tre subacquei hanno perso la vita durante un’immersione alle Formiche. Un quarto è ricoverato per aver accusato malore.
Sono due le ipotesi formulate dalla procura di Grosseto riguardo la morte dei tre sub deceduti ieri durante un’immersione. Bombole difettose o un malore accusato per andare in soccorso di un compagno in difficoltà.
Fatto sta che tre sub hanno perso la vita alle isole Formiche, durante un’immersione in gruppo.
Partiti dal porto di Talamone, un gruppo di 11 subacquei si era recato sul way-point per effettuare la discesa. Durante la risalita da 40 metri uno dei subacquei in difficoltà è risalito battendosi la ,mano sul petto. Probabilmente in seguito ad un malore il subacqueo è risalito troppo velocemente e tre dei compagni di immersione lo hanno seguito in superficie (per soccorrerlo o presi dal panico).
La risalita veloce pare possa aver provocato una malattia embolica ai quattro, provocando cosi la morte di tre di essi e il rocovero d’urgenza per il quarto subacqueo.
La malattia embolica è il peggior nemico del subacqueo, e, nelle forme più gravi porta anche alla morte.