Dal 14 al 21 Novembre, tre anni dopo l’ultima riunione in presenza, si è riunita la Commissione Internazionale per la Conservazione dei Tonni dell’Atlantico (ICCAT), a Vale do Lobo, nella regione dell’Algarve, in Portogallo. Questo incontro, particolarmente sentito, dopo un biennio di fermo, ha visto coinvolti oltre 400 delegati venuti in presenza, e 250 partecipanti in remoto.
Tutti appartenenti a 47 parti contraenti, a 5 parti non contraenti-cooperanti, 6 organizzazioni intergovernative, 26 organizzazioni non governative ed, infine, 2 parti non contraenti. Tale riunione è stata finalizzata a determinare decisioni di un certo rilievo sulle regolamentazioni della pesca, soprattutto riguardanti le procedure per una corretta gestione della specie tonno rosso, meglio conosciuta come Management Procedure. Inoltre, c’è stata una nuova misura di conservazione e tutela per lo Squalo Mako nell’Atlantico Meridionale.
Il T.A.C, che, si esplica nei Totali Ammissibili di Catture, per il triennio 2023-2025, è stato fissato rispettivamente a 2726 e a 40570 tonnellate per gli Stock dell’Atlantico Occidentale, di quello Orientale e del Mediterrneo. Il punto focale è stato quello di determinare, soprattutto per il futuro, un piano di gestione, concordato pienamente da tutte le CPC. L’Unione Europea ha, fermamente, obiettato la proposta di considerare ulteriori proiezioni da far sviluppare al tavolo degli scienziati dell’SCRS, attualmente in carica. Soprattutto perché non in linea con le misure di trasparenza, affermando che tali modalità non si attengono ai protocolli stabiliti. Sia gli stock occidentali che quelli orientali, dovrebbero avere una probabilità, superiore al 60%, di trovarsi nel quadrato verde dell’area Kobe indicata come quella di non sovrasfruttamento.
Nelle modifiche proposte da apportare alla Raccomandazione Iccat 21/08, viene indicato il nuovo T.A.C. a 40.570 tonellate, fatto salvo lo studio da discutere per la chiave di allocazione che sarà ripartita tra le varie CPC.
Alle indicazioni che saranno riportate come linee guida dalla nuova raccomandazione, una volta assunta la quantità del nuovo T.A.C. nazionale, spetterà all’Amministrazione, il delicato compito di una equa distribuzione.
Il percorso intrapreso, già diversi anni fa, con il controllo –attraverso accurati programmi di osservazione e raccolta dati- per la tutela, la salvaguardia, del tonno rosso, ha dato dei risultati confortanti. Per questo motivo, la maggiore consapevolezza, di perseguire un percorso già ben delineato, potrebbe portare alla tutela ed alla salvaguardia di molte altre specie marine sempre nel rispetto dell’ambiente e della corretta applicazione delle normative vigenti.