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Top 5 delle migliori prede della pesca in apnea

Una classifica delle top 5 migliori prede della pesca in apnea in Mediterraneo

La pesca in apnea è uno sport fatto da un mix di intelligenza, furbizia, preparazione fisica, consapevolezza, perseveranza e padronanza delle attrezzature utilizzate. La pesca in apnea in Mediterraneo è una tecnica di pesca pluri-specifica e le prede del carniere possono essere tante e diverse. Ma i pesci piu’ apprezzati e sognati da i pescatori subacquei, quelli che aspettiamo di vedere ogni qualvolta mettiamo la testa sotto l’acqua sono pochi.

Questa lista non è assolutamente la bibbia della pesca subacquea, dato che ogni pescatore ha poi il suo pesce preferito, quello che lo intriga di più o quello più difficile da catturare. Alcuni di essi si raggiungono solo dopo anni di allenamento e di attività. Pesci che vivono in profondità e che sono furbi e veloci. L’approccio per la cattura di tali prede deve essere preparata con gli anni. La conoscenza dei fondali e la capacità polmonare poi giocano la carta finale per uscire dall’acqua con un bel carniere. 

Ecco i pesci che riempiono i carnieri piu’ di altri, le specie piu’ ricercate e più apprezzate:

Il Sarago

Si tratta della specie piu’ presente nei carnieri dei pescatori subacquei del Mediterraneo. Un pesce pregiato se parliamo in particolare del sarago maggiore. Il sarago maggiore, benché non si tratti di una preda di grande taglia, difficilmente infatti supera il Kg di peso, è sempre presente nel carniere dei pescasub. Un pesce di grande interesse che puo’ essere cacciato in tana o all’aspetto. Lo troviamo in batimetriche che vanno dai 5 ai 30 metri. Ama le pareti ricche di vita, dove va alla ricerca di piccoli invertebrati o lo si ritrova tra le praterie di Posidonia. Un pesce diffidente che non ama avere subacquei “alle calcagna”. Una ottima mimetizzazione e lunghi aspetti possono essere la soluzione per la cattura di questa ambita preda. La batimeria ideale per catturare il sarago è tra i 10 ed i 15 metri. Spesso gregari, una volta avvistato il sarago lo si potrà seguire per catturarlo in tana dove se si è fortunati si possono fare delle belle doppiette.

La spigola

Spigola

La spigola la possiamo ritrovare sia in acque basse che a profondità importanti per il pescatore subacqueo. Un pesce che si pesca solitamente nelle giornate di scaduta con acqua torbida. La si può ricercate nelle foci dei fiumi, dove la spigola caccia piccoli muggini o piccoli crostacei. E’ presente in particolare nel sottocosta nei periodi invernali durante la riproduzione (momento che sconsigliamo caldamente per cacciare la spigola). La spigola si pesca prevalentemente con la tecnica dell’aspetto. La spigola è un pesce curioso, per cui se nei vostri aspetti non vedete il pesce avvicinarsi allora sarà bene spostarsi per cercare i branchi o pesci isolati. SI tratta comunque di un pesce che teme i movimenti bruschi, quindi si consiglia di non fare gesti rapidi quando il pesce si avvicina. Per la pesca alla spigola è consigliato l’utilizzo di un arbalete da 75 o da 90 cm. La spigola può raggiungere gli 8 Kg di peso ma di norma di pescano esemplari da 1.5Kg in su.

Il dentice

Dentice

Passiamo invece a prede piu’ tecniche che hanno bisogno di una ottima condizione fisica per la cattura. Il dentice infatti si pesca con la tecnica dell’aspetto profondo. Il dentice si pesca in acque dai 15 ai 30 metri in zone rocciose dove il dentice caccia le sue prede. La discesa in profondità deve avvenire in maniera silenziosa e poco invasiva per evitare che i dentici possano allontanarsi. Una volta sul fondo sta all’abilità del subacqueo posizionarsi sul fondo in attesa che il dentice sia interessato e si avvicini a noi.  Una volta sul fondo il subacqueo sarà pronto in posizione di tiro. Una volta mirato il pesce sparate nel momento in cui il dentice procede alla virata, ovvero quando con un colpo di pinna si gira per darvi il fianco.

Il dentice può facilmente raggiungere i 10 Kg di peso. IL più grosso mai pescato fu sull’isola dell’Asinara  Il pesce pesava 17 Kg.

La cernia

La cernia (Epinephelus marginatus) è un vorace predatore che vive in ambienti rocciosi, vicino ad anfratti dove crea la propria tana. La si pesca a partire da batimetrie di 15m tra spacchi verticali o sotto grossi massi depositati sul fondale. Una volta individuato il pesce in caduta, si deve continuare a scendere sulla verticale per evitare di spaventare il pesce. Anche il solo movimento delle pinne puo’ spaventare la cernia e farla intanare, motivo per cui cercare di avvicinarvi al pesce nel modo piu’ discreto possibile. Si tratta di una pesca impegnativa che richiede impegno fisico e spesso diverse apnea prima di poter avere il pesce a tiro. La cernia è un pesce solitario e molto territoriale. Specie molto longeva, raggiunge la maturità sessuale al peso di 7/8 Kg. La pesca  degli esemplari di grosse dimensioni ha un effetto dannoso sulla specie poiché gli esemplari di grandi dimensioni sono prevalentemente maschi con un serio problema per la riproduzione e la continuità della specie.

La ricciola

ricciola, pescausb

Sicuramente uno dei pesci che tutti i pescasub vorrebbero pescare. La ricciola è un pesce pelagico possente e rapido, difficile da scovare che si pesca nelle stesse zone abitate dai dentici e cernie a profondità importanti. Un pesce da catturare all’aspetto ben nascosti nella speranza che la ricciola passi davanti il nostro fucile. LA ricciola puo’ raggiungere i 2 metri di lunghezza e pesare sino a 100 Kg. La ricciola è un pesce abitudinario che si avvicina alla costa all’inizio dell’estate.

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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