Evoluzione: scoperto sul fondo dell’oceano l’anello di congiunzione tra organismi procarioti ed organismi eucarioti.
Un team internazionale di ricercatori ha scoperto un archeobatterio intermedio tra procarioti ed eucarioti. Se la scoperta sarà confermata, vorrà dire che si apriranno nuovi scenari per la scienza e per la genetica evolutiva in particolare. L’articolo pubblicato sulla rivista nature alcuni giorni fa, descrive l’anello mancante tra le cellule più semplici (procariote) e quelle più complesse (eucariote).

I ricercatori hanno trovato una risposta al dilemma sul fondo dell’Oceano Artico, più esattamente sui fondali oceanici tra la Groenlandia e la Norvegia. A circa 3000 metri di profondità, un potente ROV ha raccolto campioni di sedimento, ai piedi di una zona vulcanica sottomarina. Sono stati chiamati Lokiarchaeota perché trovati in una sorgente termale nelle profondità dell’Oceano Atlantico tra la Groenlandia e la Norvegia chiamata Loki’s Castle. Visti i parametri fisici e biologici veramente proibitivi in quella zona possono sopravvivere soltanto gli ARCHEA. Questi archeobatteri hanno creato il panico nei laboratori della Bergen University in Norvegia. Tali archeobatteri presentano delle analogie sia con le cellule procariote che con quelle eucariote. Sembra che tali archeobatteri siano anche in grado di codificare proteine, caratteristica degli organismi eucarioti.
Un nuovo tassello nel puzzle dell’evoluzione





Questo nuovo microrganismo quindi costituisce un intermedio tra organismi procarioti ed organismi eucarioti. Più evoluto dei primi e meno sofisticato dei secondi.
Lo studio di questo gruppo di ricercatori si è concentrato su microrganismi che vivono in ambienti estremi, dove è possibile trovare forme di vita uniche. Zone come le sorgenti termali oceaniche sono difficili da raggiungere e i batteri difficili da prelevare ma la scoperta dei Lokiarchaeota dimostra che la scelta è stata giusta.
I ricercatori intendono tentare di trovare altri organismi simili ai Lokiarchaeota in altri luoghi come le sorgenti calde del parco nazionale di Yellowstone, negli USA, o quelle della Nuova Zelanda. La speranza è quella di trovare batteri con caratteristiche ancor più vicine a quelle degli eucarioti per trovare ulteriori informazioni sull’evoluzione delle forme di vita complesse.