“Un passo avanti significativo quello compiuto mercoledì dalla Commissione Lavoro della Camera, che in sede legislativa ha approvato una PDL sulle modalità di pagamento e il ricalcolo di interessi per le imprese che operano nella laguna di Chioggia e Venezia, obbligate dalla sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea a restituire gli aiuti di Stato”.
Lo afferma l’onorevole dem Laura Venittelli, prima firmataria e presentatrice della proposta di legge che vuole impedire alle aziende di andare in default a causa delle conseguenze del sostegno ricevuto nel triennio 1995-1997 sotto forma di sgravi fiscali, dichiarati incompatibili col regime normativo in vigore nell’Unione europea, poiché violavano il principio della libera concorrenza nel libero mercato.
L’impegno della parlamentare e responsabile nazionale della Pesca e l’acquacoltura per il Pd si sta rivelando decisivo affinché anche gli imprenditori lagunari non dovranno più versare una quota di interessi astronomica, calcolata col metodo composito, ma attraverso interessi semplici, evitando un aumento esponenziale che li metterebbe in gravi difficoltà economiche.
La quota capitale è stata restituita già in misura quasi risolutiva, ma all’appello mancano proprio gli interessi, maturati col procedimento della capitalizzazione equiparata all’ipotesi di evasione contributiva e per questo risultati pari a 5/6 volte l’importo del capitale.
Una equa restituzione, come previsto dal pdl Venittelli, renderà sostenibile l’adempimento comunitario, completando il recupero degli aiuti concessi alla categoria armatoriale e cooperativa di Venezia e Chioggia ma riuscendo anche a mantenere in piedi le stesse realtà economiche, i relativi livelli occupazionali e il Pil indotto sulla filiera locale.
Questa approvazione consentirà anche di evitare il pagamento delle penalità a cui l’Italia era stata condannata (semestrale di 12 min di euro e una somma forfettaria di 30 mln) quali sanzioni per non aver adottato tutte le misure necessarie a dare esecuzione alla sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del 2011..
“L’auspicio è che il testo approvato ieri ora sia trattato celermente anche al Senato così da perfezionare l’iter e permettere ai diretti interessati di adempiere e chiudere la partita con l’Ue una volta per tutte – conclude l’onorevole Laura Venittelli”.