Inquinamento e cambiamenti climatici hanno messo a segno un duro colpo alla grande barriera corallina.
La grande barriera corallina australe, una delle meraviglie della natura sta soccombendo al cambiamento climatico ed all’inquinamento. Il fenomeno, conosciuto come bleaching, ovvero sbiancamento dei coralli, potrebbe aver compromesso le popolazioni di corallo irrimediabilmente. A lanciare l’ennesimo allarme sugli effetti devastanti dell’aumento delle temperature delle acque sui coralli australiani sono stati gli scienziati dell’ARC Centre of Excellence for Coral Reef Studies della James Cook University. E’ uno spettacolo devastante, scrive Terry Hughes coordinatore dello studio.
In questo paradiso naturale caratterizzato da scogliere estese, gli scienziati dopo aver completato una vasta ricognizione subacquea, stimano che la copertura corallina sia morta per il 67% negli ultimi otto-nove mesi lungo un tratto di 700 km, a Nord di Port Douglas.
Già dopo le prime immersioni di monitoraggio, i coralli cominciavano ad essere in sofferenza, mostrando la perdita di colore dovuti ad un allontanamento delle zooxantelle (alghe simbiontiche del corallo).
15 anni prima di vedere una ripresa
Gli esperti pensano che potrebbero volerci 10-15 anni prima di vedere una ripresa della barriera che adesso verrà monitorata costantemente al fine di conservare l’ecosistema marino, fonte di reddito per 70.000 persone con un giro d’affari stimato in 5 miliardi di dollari ogni anno.