Santa Maria, La caravella ritrovata.
Ritrovata ad Haiti la Santa Maria di Cristoforo Colombo.
Circa 500 anni dopo il suo affondamento, negli abissi del mare spunta il relitto della Santa Maria, che insieme alla Pinta e alla Nina solcarono l’Oceano Atlantico con a bordo Cristoforo Colombo per poi giungere nelle Americhe il 12 aprile del 1492. L’archeologo americano Barry Clifford, al largo dell’isola di Haiti ha scovato un relitto che sembrerebbe proprio essere la Santa Maria, incagliatasi tra gli scogli la notte di Natale del 1492.
<<Tutte le prove raccolte ci dicono che si tratti proprio della caravella di Colombo>> conferma il ricercatore, che adesso sta preparando uno scavo per dare certezza alla sua scoperta. Lo stesso Clifford si immergerà alla ricerca di nuove prove ala fine del mese di maggio.
La nave adesso potrebbe essere sotto il bersaglio di pirati e saccheggiatori. Lo stesso Barry Clifford chiede con urgenza che la caravella sottoposta a monitoraggio dal governo Haitiano.
Una delle più gradi scoperte archeologiche subacquee.
Situata tra 3 e 6 metri di profondità, Clifford dice di aver ricosciuto la caravella tenendo conto delle indicazioni che Colombo lasciò sul suo diario di bordo.
Santa Maria, La caravella ritrovata.
La nave era stata scoperta già nel 2003 ma soltanto adesso Clifford ha confermato che si tratta della Caravella Santa Maria.
L’affondamento: Colombo ordinò allora a parte dell’equipaggio di salvare quanto più materiale possibile dalla nave e di usarlo per costruire un forte, La Navidad, sulla costa settentrionale dell’odierna Haiti. Abbandonata la nave al suo destino, fece ritorno in Spagna con le altre due. Il relitto si trova a meno di 6 metri di profondità in un’area non più grande di due campi da calcio, nel punto esatto in cui l’esploratore genovese testimoniò di averlo abbandonato.
La nave, una caracca (e non una caravella come comunemente si pensa) lunga 36 metri, era partita il 3 agosto dalla Spagna insieme a La Pinta e La Nina, facendo rotta verso Ovest. Colombo sperava infatti di trovare una rotta occidentale per il commercio con India e Cina, ma la terra che incontrò nell’ottobre dello stesso anno fu quella dell’isola caraibica di Hispaniola, appartenente per metà ad Haiti e per l’altra metà alla Repubblica Dominicana.
3 commenti
Buongiorno
Circa il “galeone” s.josè vorrei rettificare alcune inesattezze, parlo da esperto di marineria da guerra dei sec.XIV-XIX.
Anzitutto il termine “galeone” è inesatto, trattandosi di un vascello posteriore di almeno 100 anni rispetto all’epoca dei galeoni più tardi….semmai si parla di vascello di linea a due ponti (portava 60 cannoni) tipologia ben differente e sviluppatasi per tutto il 600 in tutta europa.
Secondariamente le foto da voi proposte non ritraggono affatto un simile vascello ma un relitto di fine XIX sec. Di una goletta di piccolissime dimensioni e affondata non in mare ma in acqua dolce o in mari artici come si deduce dallo stato di conservazione.
Peraltro il sistema di governo a ruota non appare prima del 1715… Sul san josè esisteva il sistema arcaico con la barrafranca.
Buongiorno,
Grazie delle informazioni sempre utilissime per noi. Le foto come anche le informazioni sono apparse direttamente dal profilo di Juan Manuel Santos (Presidente della Colombia) che parla proprio di Galeone. Cosi come anche le immagini subacquee.
Grazie comunque delle precisazioni.