Sono tante le truffe contro il cliente nei mercati ittici. Ne abbiamo parlato già nell’articolo sulla truffa del pesce spada scambiato con lo smeriglio. Ma spesso il pesce avariato è presente nei banconi delle pescherie e viene venduto senza remore da commercianti poco scrupolosi.
Ecco le principali tecniche per ridare vita al pesce avariato
Per ridare vigore e colori a pesci non proprio freschi spesso viene usata l’acqua ossigenata che rende molluschi come calamari e seppie brillanti e sbiancate. Per ridare vita al colore perso dal gambero rosso invece viene utilizzato l’acido borico. Per le carni dei grandi pelagici come il tonno invece viene usato il monossido di carbonio.
Pesci senza testa: per vendere piccoli pesci già in via di decomposizione i pescivendoli li sfilettano ed eliminano la testa. EW, come per magia il prezzo si abbassa… Fate attenzione ad acquistare il pesce in offerta soprattutto se già sfilettato, potrebbe essere già in via di decomposizione.
Tempo fa è scoppiato poi il caso Cafodos, un prodotto chimico spagnolo assolutamente vietato che ridava al pesce avariato le stesse caratteristiche del pesce appena pescato. In particolare erano sardine, alici e sgombri ad essere trattati con questo prodotto pericoloso per la salute dell’uomo. Il cafodos infatti da al pesce un aspetto piu’ fresco ma i processi post mortem continuano e tra questi la produzione di istamina.