Il granchio blu (Callinectes sapidus) è un crostaceo decapode appartenente alla famiglia Portunidae. Specie invasiva, il granchio blu ha subito una campagna mediatica volta a ridurre gli stock tra le coste italiane a causa della sua voracità e della sua aggressività verso le altre specie.
Una specie invasiva che non ha al momento predatori, in tanti considerano il polpo il predatore per eccellenza se non fosse che le due specie non condividono gli stessi habitat. Il granchio blu infatti ama acque a bassa salinità come le foci dei fiumi o le lagune, zone dove il polpo non si trova.
Motivo per cui da un paio di anni assistiamo ad una vera e propria caccia la granchio blu, in particolare da parte dei pescatori professionali che lo catturano per venderlo. Infatti le carni del granchio blu sono ottime e squisite.
Ma anche i pescatori sportivi hanno cominciato a catturarlo, nei modi più disparati : rezzagli, con la canna, con le nasse oppure con la fiocina sia in apnea che passeggiando lungo i bacini iposalini.

La pesca sportiva al granchio blu
La pesca sportiva al granchio blu é oggi regolamentata come per tutte le altre specie di crostacei ovvero
E’ consentita la pesca degli esemplari di taglia minima prevista dalla normativa nazionale e comunitaria – in quantità pari od inferiore a 5 Kg. complessivi salvo il caso di pesce singolo di peso superiore; Ad oggi comunque vista l’emergenza questa normativa potrebbe essere rivista per permettere di ridurre il numero di esemplari di granchio blu sul nostro territorio.
La pesca al granchio blu può essere effettuata con due tecniche principali:
- Con la canna da pesca: questa è la tecnica più comune. Si utilizza una canna da pesca leggera, con un mulinello e un filo sottile. L’esca può essere costituita da un pezzo di pesce, di carne o di mollusco.
- Con le nasse: questa tecnica è meno diffusa, ma può essere più efficace in alcune condizioni. Le nasse sono trappole realizzate in rete metallica o plastica. L’esca viene posizionata all’interno della nassa, che viene poi calato sul fondo.
Tecnica con la canna da pesca
Per pescare il granchio blu con la canna da pesca, è necessario scegliere una canna da pesca leggera, con un mulinello e un filo sottile. L’esca può essere costituita da un pezzo di pesce, di carne o di mollusco.
Una volta scelta l’esca, è necessario innescare il granchio. Il modo migliore per farlo è quello di infilare l’esca tra le chele del granchio. È importante che l’esca sia abbastanza grande da attirare il granchio, ma non troppo grande da impedirgli di chiudersi.
Una volta innescato il granchio, è necessario calare l’esca sul fondo. Il granchio verrà attirato dall’esca e si aggancerà al filo. Quando il granchio si aggancia, è necessario tirare su la canna rapidamente, in modo da non far scappare il granchio.
Tecnica con le nasse
Per pescare il granchio blu con le nasse, è necessario utilizzare una nassa realizzata in rete metallica o plastica. L’esca viene posizionata all’interno della nassa, che viene poi calato sul fondo.
La nassa deve essere posizionata in un luogo dove è probabile che si trovino i granchi. I luoghi migliori sono quelli con fondali sabbiosi o fangosi, dove i granchi si nascondono.
La nassa deve essere lasciata sul fondo per un tempo sufficiente affinché i granchi vengano attratti dall’esca. Una volta che si è verificato un morso, è necessario recuperare la nassa con cautela.
Consigli per la pesca al granchio blu
- La pesca al granchio blu è più efficace nelle ore diurne.
- I granchi blu sono più attivi nelle giornate calde.
- I granchi blu si nascondono tra le alghe e sul fondo.
Per pescare il granchio blu, e in genere per la pesca sportiva, è consentito avvalersi di:
- Coppo o bilancia con lato massimo non superiore a 6 metri;
- rezzaglio con perimetro non superiore a 16 metri;
- un massimo di 5 canne per pescatore;
- lenze fisse a non più di 3 ami;
- massimo 2 nasse per persona;
- nessuna fonte luminosa, esclusa la torcia per la pesca in apnea.