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Vi vestireste con la pelle di pesce?

La nuova moda sarebbe indossare abiti fatti di pelle di pesce

Nel corso degli ultimi tre decenni, la quantità mondiale di pescato è aumentata da 69 milioni a 93 milioni di tonnellate, ed anche la produzione d’acquacultura è salita alle stelle passando da 5 milioni a 63milioni di tonnellate. Per ogni tonnellata di filetti di pesce ci sarebbero 40 kg di pelli scartate. Su base mondiale la quantità di squame diviene importante e diversi brand stanno cercando un uso produttivo per questi scarti. Sembra che la pelle di pesce possa diventare uno scarto da riutilizzare non solo per i trapianti di pelle per curare le ustioni ma anche per creare capi d’abbigliamento.

Tra questi anche alcune case di moda come Prada, Dior e Nike che affermano che la pelle dei pesci può essere non solo di qualità, ma anche comoda ed elegante.

borsa in pelle di pesceE’ conosciuta già da tempo l’arte di vestirsi con la pelle di pesce, soprattutto nei paesi più poveri. I membri dell’etnia Hezhe, che vive nello Heilongjiang, nel nord-est della Cina, un tempo utilizzavano abiti di squame e vivevano di pesca e di caccia. Da un lato pescavano e consumavano pesci, e dall’altro con la loro pelle realizzavano abiti e calzature, il che li ha resi famosi nel mondo come la “Tribù della pelle di pesce“. Addirittura una società Danese, la Atlantic Leather, farebbe abiti con l’epidermide dei pesci da circa 20 anni. L’interesse verso questa risorsa oggi è in crescita, e Prada, Dior, Nike, ma anche Puma e Ferravamo, vorrebbero far passare il messaggio come una tecnica innovativa.
Hanna Altmann, designer svedese di capi di moda afferma che la pelle di pesce sarebbe incredibilmente morbida e facilmente lavorabile, oltre ad avere una gamma di colori veramente unica.

Per ora, comunque, scarpe e borse di salmone rimangono eccessivamente costose per i nostri mercati, ma si possono trovare già cover per IPhone e IPad in pelle, cinturini, portafogli e cinture.

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