Squali nati per partenogenesi sino alla seconda generazione. La notizia è confermata con uno studio genetico ed è meno comune di quanto si possa pensare.
Non è un caso isolato e raro. Le nascite di squali per partenogenesi sono più comuni di quanto si possa pensare e possono continuare di generazione in generazione. Un risultato sorprendente che riapre agli studi sulla partenogenesi.
Alcuni animali come draghi di Komodo ma anche animali domestici come galli possono produrre prole senza avere rapporto con l’altro sesso. In pratica il patrimonio genetico della madre si duplica dando prole esattamente identica. Questo fenomeno era stato studiato diverse volte in cattività, in particolare in pesci sega.
Gli scienziati erano però convinti che la prole fosse sterile e non capace di riprodursi. Invece alcuni ricercatori hanno studiato un individuo nato per partenogenesi che è riuscito ad andare avanti e a riprodursi ancora per partenogenesi. Si tratta di una generazione di squali bambù dove la nonna, la mamma e la nipote sono delle “copie conformi” con lo stesso patrimonio genetico. L’articolo è stato pubblicato sul Journal of Fish Biology. La scoperta dimostra che un individuo nato per partenogenesi può continuare a farlo.
“Ciò implica che la partenogenesi può essere un’alternativa alla riproduzione sessuale”.
Uno studio parallelo invece ha confermato la riproduzione per partenogenesi in 20 specie diverse di serpenti aggiungendo elementi di prova che la riproduzione per partenogenesi non è poi cosi rara in natura.