Puo’ il Coronavirus diffondersi in mare e contaminare le specie marine ?
A darne risposta è il primo centro di ricerca per l’ambiente marino in Francia IFREMER.
Secondo i ricercatori dell’Ifremer il rischio è bassissimo, quasi inesistente, anche se i dati sono ancora pochi e bisognerà continuare ad indagare.
I primi risultati sono stati già pubblicati da qualche settimana. Sono stati analizzati campioni di molluschi bivalvi quali cozze ed ostriche prelevati in diverse zone costiere (Normandia, Bretagna ed in Mediterraneo) e potenzialmente a rischio di contaminazione in quanto presenti in bacini che vengono a contatto con acque reflue.
Il Covid-19 non é presente nei campioni analizzati
Verdetto : i primi risultati sono rassicuranti e nessuna traccia di Covid-19 è stata trovata, ne nell’acqua di mare ne nei molluschi.
L’assenza di tracce del SARS-CoV-2, è una buona notizia , sottolinea Soizick Le Guyader, virologo e responsabile del laboratorio di microbiologia e salute degli ambienti di Nantes.
I ricercatori continueranno a raccogliere ed analizzare campioni ogni 15 giorni, un quandro sarà ancora più chiaro con una quantità maggiore di dati.
Il pericolo viene dagli assembramenti e non dall’acqua.
Se il Covid-19 ed il mare non vanno daccordo, per le acque dolci invece il problema potrebbe essere diverso. Non legato strettamente all’acqua ma piuttosto ai bagnanti che non rispettano le regole di distanziamento sociale. In questo caso la trasmissione del virus è facilitata da starnuti e secrezioni respiratorie dovute a tosse, e sicuramente dal contatto con le persone.
Piscine e jacuzzi, quale rischio ?
Sembra che i disinfettanti come il cloro riducano la viralità del Covid-19, stessa cosa per le jacuzzi dove le alte temperature possono permettere di ridurre la durata di vita del virus.
Per approfondire : Nessuna traccia di Sars-CoV-2 in acqua di mare