Tra le acque di Kiribati, nel pacifico centrale, gli squali sono protetti. Il piccolo arcipelago di isole abitato da circa 103 mila persone vuole proteggere questo animale minacciato dalla pesca eccessiva.
La notizia e’ stata data direttamente dal Vice Presidente di Kiribati, Kourabi Nenem che ha annunciato il divieto assoluto della pesca e della commercializzazione degli squali. Già Palau, la Micronesia, le isole Marshall e Guam avevano attivato un progetto di protezione per gli squali. Cosi il santuario marino aumenterà la propria superficie e di conseguenza la possibilità di tutelare molte piu’ specie.
Una pesca eccessiva dettata dalla richiesta delle pinne
Le pinne di squalo sono molto richieste nei paesi asiatici. In particolare vengono utilizzate per preparare la shark soup ovvero la zuppa di pinne di squalo. Per catture gli squali i pescatori utilizzano i palamiti. Una volta a bordo agli squali vengono recise le pinne e l’animale rigettato in mare ancora in vita. Un sistema di cattura chiamato FINNING ovvero “spinnamento”
Il buonsenso contro la tradizione
I cittadini di Kiribati, in un primo tempo erano contrari, dato che sull’isola vi e’ una forte tradizione di cattura e consumo di squali. Ma visto come la grande industria della pesca sta decimando le popolazioni non hanno esitato a sostenere la protezione degli squali.