La visione a colori esiste da 300milioni di anni. La prova la fornisce un pesce estinto.
Coni e bastoncelli (il sistema visivo dei pesci) erano già presenti in una creatura ancestrale chiamata Myllokunmingia. I ricercatori della Kumamoto University in Giappone ossevando questo pesce hanno scoperto una proto spina dorsale e che l’occhio riusciva a convertire la radiazione elettromagnetica e ad inviarla al cervello.
Il fossile di una lunghezza massima di 10 cm è stato scoperto in Kansas. L’autore dello studio Gengo Tanaka è lo stesso che ha capitanato la spedizione negli USA. Tanaka ha affermato che il fossile di Myllokunmingia era ben conservato ed ha dato la possibilità di essere studiato al microscopio elettronico.
Lo studio ha confermato una struttura visiva simile a quella dell’uomo, permettendo al pesce una visione a colori.
Myllokunmingia era un primitivo cordato, vissuto nel Cambriano inferiore (circa 525 milioni di anni fa). I suoi resti sono stati ritrovati nel giacimento di Maotianshan, in Cina. Questo animale è ritenuto uno dei più antichi vertebrati.
La myllokunmingia è uno dei vertebrati più primitivi che si conoscano. Un animale analogo ma forse più primitivo, Haikouichthys, è stato ritrovato negli stessi sedimenti. Altri cordati ancor meno evoluti, di certo non ascrivibili ai vertebrati, sono stati rinvenuti anch’essi nel giacimento di Maotianshan.