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  • Ultima modifica dell'articolo:10 Febbraio 2022

Il Mar dei Sargassi è il luogo di riproduzione delle anguille. Adesso la scienza può confermarlo.

Anche se la migrazione delle anguille nel Mar dei Sargassi  si conosceva già da dai primi del 900, cioè da quando Johannes Schmidt cominciò a cercare di capire il perchè non fiumi non vi erano delle larve di tali pesci. Adesso però i ricercatori della Laval University in Canada hanno potuto confermare scirentificamente la teoria di Schmidt. Uno studio sull’anguilla rostrata ha dato nuovi risvolti alla ricerca confermando i dati grazie a dei ricevitori satellitari. Era l’unico modo per capire quale viaggio affrontano le anguille per riprodursi affermano i ricercato dell’Università Canadese. Il rebus stava nella livrea cangiante delle anguille, dorata nei laghi ed argentata in mare. Il rapporto pubblicato su Nature Communication.

Una migrazione pericolosa

I ricercatori hanno applicato dei tag satellitari a 38 esemplari di femmine in età riproduttiva, tutte partenti dalla foce del fiume San Lorenzo . GLi esemplari catturati erano di grossa dimensione (mediamente dai 2 ai 3 Kg) proprio per  poter traspostare il ricevitore satellitare sul dorso. Rilasciate in mare nell’autunno del 2014, i risultati sono arrivati soltanto adesso. Delle 38 anguille rilasciate con il ricevitore, soltanto una è arrivata a destinazione. Un’anguilla che ha potuto però ridare i dati al team di scienziati per elaborare poi il modello di migrazione della specie.

La migrazione dell' anguilla rostrata sino al mar dei sarassi.
La migrazione dell’ anguilla rostrata sino al mar dei sarassi.

Una volta giunta in mare l’anguilla si è diretta a sud della piattaforma continentale sino ad una profondità di 700 metri. Là, l’attendavano predatori di quasiasi tipo. Ma la nosra anguilla è riuscita a compiere il suo ciclo. Le altre 37 anguille invece hanno fatto una brutta fine: catturate da pescatori (un tag è stato rinvenuto in una pescheria) o finite in pancia di squali smeriglio e tonni rossi.
L’anguilla ha percorso 2400 Km con una media di 49 Km al giorno. Ha anche risposto bene a cambiementi di temperatura passando dai circa 2,5° della Nuova Scozia ai 25° del Mar dei Sargassi.

I ricercatori rimangono tuttavia prudenti, dato che soltanto la migrazione di un anguilla ha avuto successo. E, naturalmente, i ricercatori ammettono che la migrazione di un’anguilla dai fiumi canadesi non è certo come una migrazione che parte dall’Europa. I rossimi studi infati saranno rivolti ad anguille europee.

Marcello Guadagnino

Web Editor : Marcello Guadagnino, biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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