Australia: La campagna anti-squalo chiude, 172 esemplari catturati
La campagna anti-squalo per proteggere i bagnanti della costa occidentale dell’Australia si è chiusa con un bottino di 172 squali catturati.Ipredatori venivano catturati tramite un sistema di palamiti posizionati in parallelo alle coste, ed i pesci venivano poi “raccolti” da delle apposite imbarcazioni e portati a terra(per evitare che l’odore dei pesci morti attirasse altri squali). La campagna anti-squalo aveva preso il via dopo la serie di attacchi avvenuta ad aprile, che il giornale dei marinai aveva seguito con grande attenzione. Gli attacchi mortali portavano la “firma” dello squalo bianco, il più imponente predatore degli oceani, ma tra i 172 squali nessuno squalo bianco è stato catturatto. Si tratta per la maggior parte di squali tigre, mako e altri piccoli squali. Sembrerebbe che la campagna sia stato un flop, come avevano annuciato le associazioni ambientaliste che si erano opposte alla campagna, ma il ministro della pesca, Ken Baston ha proclamato il “successo” affermando che si è ristabilito un clima di fiducia tra mare e bagnanti.
La campagna anti-squalo è stata un errore
Dave Kelly, portavoce del comparto pesca dell’opposizione laburista invece crede che sia stato compiuto un altra “carneficina d’innocenti” ribattendo che non è stato catturato nessuno squalo “colpevole” e che il programma non abbia dunque funzionato. La pensa cosi anche Lynn MacLaren, parlamentare dei Verdi, che chiede che il programma venga abbandonato e che la prossima estate australe non sia segnata da centinaia di squali innocenti uccisi. Chi sostiene questa strategia è uno sciocco, continua poi la deputata dei Verdi.
Le cruente immagini della campagna anti-squalo effettuate dal governo Australiano.