L’astice é un crostaceo abbondantemente pescato per le sue qualità nutrizionali. Simile all’aragosta, l’astice ne differisce per la presenza di 2 chele (e non solo) che invece mancano nell’aragosta.
L’astice vive su fondali rocciosi fino a cento metri di profondità. Oggi è molto raro in acque poco profonde. Come l’aragosta, l’astice si nasconde tra le rocce con la luce del giorno per uscire a predare di notte.
È un animale abbastanza aggressivo, l’astice attacca tutto ciò che è più piccolo di lui, anche altri astici per difendere il territorio o per conquistare una femmina. Può raggiungere i 60 cm e almeno 8 kg, la sua taglia media è compresa tra 25 e 50 cm.
Il suo carapace è bluastro spesso scuro, con le punte delle zampe bianche e le antenne arancioni.Il suo corpo è costituito da un cefalotorace, un lungo, potente addome ripiegato a riposo e una coda.
Nella parte anteriore del cefalotorace si trovano due grandi chele , a differenza dell’aragosta, che ne è sprovvista. Le sue 2 pinze sono diverse : quella più grande, armata di denti irregolari, schiaccia, mentre l’altra, più sottile e armata di una fila di denti seghettati, taglia. Si trovano sia a destra che a sinistra e sono particolarmente potenti.
Gli occhi si trovano su peduncoli mobili e consentendo una visione molto ampia a 180 °..
Le differenze sono visibili tra il maschio e la femmina. Il maschio ha grandi chele e un corpo snello mentre la femmina ha chele più piccole e un addome più ampio.
Specie simili
L’astice americano Homarus americanus è la specie più simile, ma si distingue per la colorazione dal verde scuro al marrone, le chele sono più larghe e piatte.
Vive in Nord America e non si trova sulle nostre coste. (È stato introdotto nei Paesi Bassi).
Nessuna confusione possibile in Italia.

La differenza tra astice europeo ed astice americano
Alimentazione
È un carnivoro, consuma qualsiasi animale che può catturare. Le sue prede sono animali piuttosto lenti, come molluschi, vermi ed echinodermi, ma occasionalmente possono essere crostacei e pesci, animali morti e alghe. Dopo la muta, è stato osservato consumare il suo guscio, possibilmente per “recuperare” il calcio utile per indurire il suo nuovo guscio.
I suoi predatori sono i polpi e l’uomo.
Riproduzione
Animale solitario, l’astice accetta la presenza dei suoi congeneri solo durante la stagione riproduttiva.
I sessi sono separati e l’accoppiamento avviene dopo la muta della femmina, quando la cuticola di quest’ultima è ancora molle. L’accoppiamento è spesso preceduto da preliminari e corteggiamenti.
Grazie alle sue appendici addominali modificate in organo copulatore, il maschio introduce il suo sperma nel ricettacolo seminale della femmina, che viene immagazzinato in una sacca (spermateca).
La femmina può fecondare le sue uova con lo stesso sperma per almeno due anni consecutivi. Più grande è la femmina, più uova produce. Le uova vengono deposte tra luglio e dicembre. Le uova sono cosi spostate verso le appendici addominali (pleopodi) delle femmine per circa 7-10 mesi. 1/3 delle uova vengono perse durante l’incubazione. Durante la schiusa, la femmina agita i suoi pleopodi per rilasciare le uova. Si stima che solo 2 o 3 individui della prole raggiungano l’età adulta.
Le larve rilasciate attraversano diversi stadi planctonici tra aprile e agosto per 1 mese, durante il quale fanno la muta 4 volte prima di diventare post-larve (simile a piccoli adulti) e iniziare una vita bentonica. La temperatura dell’acqua influenza il tempo impiegato dalle larve in questo processo pelagico. Più l’acqua è fredda, più lento è il processo (110 giorni a 10°C, 34 giorni a 18°C). Le larve nuotano sul fondo e trovano rapidamente riparo.
In media, l’astice fa la muta 10 volte il primo anno, 3-4 volte il secondo, 1 o 2 volte il terzo, solo allora una volta e poi sempre meno frequentemente fino a quando la crescita non si è completamente fermata.
L’astice è solitamente parassitato da protozoi, come lo sporozoo del genere Aggregata e la gregarina Porospora gigantea , dal copepode Nicothoe astaci (crostacei) e dagli anellidi Histriobdella homari (vermi). Quest’ultimo si trova nella cavità branchiale o nelle uova. Un anfipode (crostaceo) Isaea elmhirsti sembra vivere stabilmente tra l’apparato boccale dell’aragosta, senza parassitarla.
Biologia
L’astice si osserva particolarmente di notte, perché esce dal suo rifugio per cacciare. In natura un astice puo’ vivere sino a 20 anni. In cattività ci sono casi di astici che hanno vissuto sino a 50, addirittura c’è chi azzarda 100 anni.
È un crostaceo, il che significa che ha un guscio non elastico. Per crescere deve quindi fare la muta
Il suo guscio è blu quando è vivo, una volta cotto pero’ diventa rosso. La molecola responsabile è l’astaxantina accoppiata alle proteine per formare un pigmento complesso chiamato crostacianina. Questo complesso molecolare sposta la lunghezza d’onda di assorbimento della luce (va da 472 nm senza crostacianina a 632 nm con). La cottura, coagulando la proteina crostacianina, rilascia astaxantina e la restituisce al suo colore rosso. Va notato per inciso che la colorazione delle uova è dovuta a pigmenti ancora più complessi e ad altissimo peso molecolare, ovvero le lipo-glico-caroteno-proteine.
L’astice è solitamente parassitato da protozoi, come lo sporozoo del genere Aggregata e la gregarina Porospora gigantea , dal copepode Nicothoe astaci (crostacei) e dagli anellidi Histriobdella homari (vermi). Quest’ultimo si trova nella cavità branchiale o nelle uova. Un anfipode (crostaceo) Isaea elmhirsti sembra vivere stabilmente tra l’apparato boccale dell’aragosta, senza parassitarla.