La vaccarella - Aetomylaeus bovinus

La vaccarella – Aetomylaeus bovinus

La vaccarella (Aetomylaeus bovinus), anche conosciuta come “razza bovina”, è un affascinante pesce cartilagineo appartenente alla famiglia dei miliobatidi. Questo elegante e poco conosciuto abitante dei mari è diffuso nel Mediterraneo e lungo le coste dell’Atlantico orientale, distinguendosi per la sua forma peculiare e le sue abitudini misteriose. Sebbene meno nota di altri pesci cartilaginei come lo squalo o la manta, la vaccarella riveste un ruolo importante negli ecosistemi marini.

La vaccarella - Aetomylaeus bovinus

La vaccarella è facilmente riconoscibile per la sua ampia struttura a disco e il profilo unico della sua testa. Il suo corpo è appiattito, con larghe pinne pettorali che formano una sorta di “ali”, conferendole un aspetto che ricorda una manta. Questa specie può raggiungere una larghezza di oltre 1,5 metri e un peso considerevole, sebbene la maggior parte degli esemplari osservati sia di dimensioni più ridotte.

Una delle caratteristiche più distintive della vaccarella è il suo muso prominente, arrotondato e simile a quello di un bovino, da cui deriva il nome comune “vaccarella “. Il colore del suo corpo varia dal grigio scuro al marrone, spesso con una superficie dorsale punteggiata da macchie chiare o scure che le conferiscono un’eccellente capacità di mimetizzazione sul fondo del mare.

Distribuzione e habitat

La vaccarella è distribuita prevalentemente lungo le coste dell’Oceano Atlantico orientale, dal Marocco al Portogallo, ma il suo principale areale di distribuzione è il Mar Mediterraneo, dove è stata avvistata in diverse località, incluse le acque costiere di Italia, Spagna, Grecia e Turchia. Preferisce fondali sabbiosi o fangosi, dove può nascondersi per evitare predatori o attendere le sue prede.

Questa specie è principalmente demersale, il che significa che trascorre gran parte del suo tempo sul fondo del mare. È spesso osservata in acque poco profonde, fino a circa 100 metri di profondità, ma è stata registrata anche a profondità maggiori. Le aree costiere, specialmente quelle con ricchi banchi di sabbia o fondali fangosi, costituiscono l’habitat ideale per la vaccarella, dove può facilmente cacciare e trovare rifugio.

Alimentazione

La dieta della vaccarella è costituita principalmente da piccoli organismi bentonici come crostracei, molluschi e piccoli pesci. Utilizza le sue potenti mascelle per schiacciare i gusci duri delle sue prede, un adattamento tipico delle razze che si nutrono di organismi dal guscio rigido. La sua strategia di caccia prevede di rimanere semi-sepolta nella sabbia o nel fango, aspettando pazientemente il passaggio delle prede. Una volta individuata una potenziale preda, la vaccarella emerge rapidamente dal suo nascondiglio per catturarla con un movimento rapido ed efficace.

Comportamento

La vaccarella è generalmente una specie solitaria o che vive in piccoli gruppi. Sebbene si sappia ancora relativamente poco sul suo comportamento sociale, è considerata meno gregaria rispetto ad altre razze, come la razza pastinaca. Questa razza è nota per la sua capacità di restare immobile per lunghi periodi sul fondo del mare, comportamento che le consente di mimetizzarsi efficacemente con l’ambiente circostante e di evitare predatori.

Durante la stagione riproduttiva, tuttavia, possono essere osservati comportamenti più aggregativi. La riproduzione della vaccarella è ovovivipara: le femmine trattengono le uova all’interno del corpo fino alla schiusa, rilasciando piccoli completamente formati in acque poco profonde. I piccoli nascono già capaci di nuotare e di procurarsi il cibo, ma tendono a restare nelle acque costiere più sicure fino a quando non sono abbastanza grandi da affrontare i pericoli delle acque più profonde.

Conservazione e minacce

La vaccarella è una specie considerata vulnerabile a causa di numerose minacce, molte delle quali sono di origine antropogenica. Attualmente, la specie è classificata come “in pericolo critico” nella Lista Rossa della IUCN, e alcune popolazioni locali sono in declino. Le principali minacce includono:

  • Pesca accidentale: La cattura accidentale nelle reti da pesca a strascico e nelle palangari rappresenta una delle principali cause di mortalità per questa specie. Poiché spesso si nasconde sul fondo del mare, la vaccarella è particolarmente suscettibile a essere catturata in modo non intenzionale.
  • Degradazione dell’habitat: La perdita e la degradazione degli habitat costieri, causata da attività umane come l’urbanizzazione delle coste, l’estrazione di sabbia e la costruzione di infrastrutture marine, riducono gli ambienti adatti per la caccia e la riproduzione di questa razza.
  • Inquinamento: Gli scarichi inquinanti e l’accumulo di metalli pesanti e altre sostanze tossiche nei sedimenti marini possono influenzare negativamente la salute della vaccarella, riducendo la disponibilità di prede e danneggiando i loro sistemi biologici.
  • Cambiamenti climatici: Il riscaldamento delle acque marine e l’acidificazione degli oceani, fenomeni legati ai cambiamenti climatici, possono alterare la distribuzione e la disponibilità di habitat idonei per la vaccarella, oltre a influire sulle popolazioni delle sue prede.

Ruolo ecologico

La vaccarella svolge un ruolo cruciale negli ecosistemi marini in cui vive. Come predatore bentonico, aiuta a controllare le popolazioni di piccoli organismi bentonici, contribuendo così a mantenere l’equilibrio ecologico del suo habitat. Inoltre, la sua presenza è indicativa della salute generale dell’ecosistema marino: una popolazione sana di vaccarelle può essere un segno di un ambiente marino relativamente integro e non troppo disturbato dalle attività umane.

Iniziative di conservazione

Sono in corso diversi sforzi per proteggere la vaccarella e garantire la sua sopravvivenza. Questi includono:

  • Aree marine protette: L’istituzione di aree marine protette può contribuire a ridurre la cattura accidentale e a preservare gli habitat cruciali per la riproduzione e l’alimentazione della vaccarella.
  • Regolamentazione della pesca: Modificare le pratiche di pesca per ridurre il bycatch (cattura accidentale) di specie non bersaglio come la vaccarella, attraverso l’uso di attrezzi da pesca più selettivi e di tecniche meno invasive.
  • Programmi di monitoraggio e ricerca: Rafforzare i programmi di monitoraggio e ricerca per raccogliere dati sulla distribuzione, l’abbondanza e le dinamiche delle popolazioni della vaccarella, allo scopo di informare le politiche di conservazione e gestione.

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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