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La tellina o arsella – Donax trunculus

La Donax trunculus, comunemente nota come tellina o arsella, è una specie di mollusco bivalve che vive nelle acque costiere del Mediterraneo. Questi molluschi sono molto apprezzati come alimento in diverse cucine, ma hanno anche una grande importanza ecologica per l’ecosistema marino.

Le telline si trovano comunemente nei fondali sabbiosi delle spiagge e dei litorali, dove scavano piccole buche nella sabbia per nascondersi e nutrirsi. Questi molluschi hanno una forma allungata e appiattita, con una conchiglia bivalve che può essere di colore grigio o marrone, spesso con striature concentriche. La tellina può raggiungere una lunghezza di circa 4-5 centimetri.

La tellina è un mollusco molto apprezzato nella cucina mediterranea, soprattutto in Italia e Spagna, dove viene spesso servita come antipasto o come ingrediente in zuppe e risotti. Il sapore della tellina è dolce e delicato, con una consistenza morbida e succosa.

La raccolta delle telline avviene tradizionalmente con un attrezzo chiamato “vanga”, che viene utilizzato per scavarle dalla sabbia. La pesca delle telline è regolamentata in molti paesi, in modo da garantire una gestione sostenibile delle risorse ittiche.

Ma la tellina non è solo importante per la sua utilità culinaria. Questi molluschi sono anche fondamentali per l’ecosistema marino, in quanto filtrano l’acqua e rimuovono le particelle di cibo e di rifiuti in sospensione. Inoltre, le telline sono una fonte di cibo per molti animali marini, come uccelli e pesci, e sono quindi un tassello importante nella catena alimentare.

La pesca delle telline

In Italia, la raccolta delle telline è un’attività molto comune e viene svolta sia in modo professionale che amatoriale. La raccolta professionale avviene tramite l’utilizzo di un attrezzo chiamato “rastrello da natante”, che è simile a quello utilizzato per la pesca delle vongole. Questo attrezzo viene trainato da imbarcazioni in possesso di una licenza di pesca e può essere utilizzato solo in zone di mare classificate come “A” dai competenti organi di vigilanza sanitari.

Le acque classificate come “A” sono quelle che presentano una qualità elevata dal punto di vista igienico-sanitario e il prodotto raccolto può andare direttamente al consumo umano. In caso contrario, le telline devono essere sottoposte a un trattamento di depurazione presso centri opportunamente autorizzati.

La raccolta amatoriale delle telline avviene invece attraverso l’utilizzo di uno strumento composto principalmente da un setaccio che raccoglie le telline e le separa dalla sabbia. Questo strumento viene azionato mediante una fascia intorno alla vita che serve per spostarlo orizzontalmente e da un lungo manico che fuoriesce dall’acqua. Il manico permette al setaccio di essere inclinato con un angolo utile a rimanere 3-4 cm immerso nel fondale sabbioso, contrastando in tal modo le forze che lo tirerebbero a galla esercitate dal traino.

È importante ricordare che la raccolta delle telline deve essere fatta nel rispetto delle norme e delle regole vigenti per la tutela dell’ambiente e delle risorse ittiche. Inoltre, è necessario prestare attenzione alla stagionalità della raccolta, che varia da zona a zona e può essere soggetta a restrizioni e divieti in determinati periodi dell’anno.

Le telline sono un alimento molto versatile in cucina e possono essere utilizzate per preparare numerose ricette, dalle classiche telline alla marinara ai primi piatti come risotti e pasta. Inoltre, grazie alla loro leggerezza e al loro sapore delicato, le telline sono un’ottima alternativa alle classiche vongole e alle cozze.

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