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La pesca del tonno, dal Mediterraneo le scoperte più importanti

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La pesca del tonno tra reperti datati 42.000 anni

La pesca del tonno ed il suo utilizzo come alimento ha radici molto antiche. Un recente studio pubblicato sulla rivista Science ha dimostrato che l’uomo  era in grado di praticare una pesca sofisticata molto tempo prima di quanto si pensasse. In una grotta di Timor Est (Jerimalai) un’equipe di esperti australiani ha rinvenuto resti di più di 2.800 pesci alcuni dei quali catturati fino a 42.000 anni fa10. Molte delle lische presenti sono riconducibili al genere sgombroide: questo evidenzia la capacità, delle relative popolazioni preistoriche, di catturare pesci oceanici in rapido movimento come il tonno; inoltre, a conferma di quanto appena affermato, sono stati ritrovati anche ami da pesca ricavati da conchiglie databili tra gli 11.000 e i 23.000 anni fa.

Nel Mediterraneo vi sono prove che fin dalla preistoria era praticata la pesca del tonno : ne abbiamo testimonianza nella Grotta del Genovese a Levanzo, dove sono stati rinvenuti dipinti risalenti al periodo eneolitico (prima età del rame tra il 3.000 e il 2.000 a.C.) ritenuti le più antiche raffigurazioni di pesce in Europa, tra le quali troviamo anche il tonno.

Prove ancora antecedenti sono state ritrovate nella grotta dell’Uzzo presso San Vito lo Capo dove studi sulle stratificazioni di origine antropica hanno portato alla luce resti di Thunnus tynnus (tonno rosso), il più grande pesce pelagico del mediterraneo.  Anche nel Pacifico orientale sono state ritrovate ossa di Pacific bluefin di grandi dimensioni (160 cm), che dimostrano l’interazione tra l’uomo e questo animale in siti archeologici di comunità indigene in British Columbia, Canada e a nord di Washington negli StatiUniti, risalenti almeno al 3.000 a.C.. In comunità costiere del Giappone,nell’Oceano Pacifico occidentale, le catture di tonno rosso Pacific bluefin risalgono al 4.000 a.C. dove la pesca probabilmente si limitava alle acque costiere con l’utilizzo di arpioni e lenze, tecnica con tutta probabilità utilizzata anche nell’area mediterranea nelle medesime epoche.

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Una moneta con incoso un tonno

Scene di pesca del tonno sono documentate in geroglifici egizi. Anche se queste raffigurazioni si riferiscono alla pesca fluviale, ci danno la misura di una complessa capacità organizzativa e di cooperazione relativamente alte tra pescatori e imbarcazioni. È facile presumere che tecniche analoghe siano statetrasferite, o ne siano state sviluppate di simili, per quanto riguarda la pesca in mare. Le informazioni arrivate fino a noi ci dicono che i primi ad utilizzare in mare tali complessi metodi di pesca di gruppo siano stati i Fenici, dei quali conosciamo comprovati insediamenti fin dal XXI secolo a.C. e che rivestono una grandissima importanza nella diffusione, in tutto il Mediterraneo ed oltre, di quella cultura e conoscenza marinara arrivata ai giorni nostri.

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