Il governo Norvegese ammette che il salmone d’allevamento puo’ creare dei disturbi alla salute umana. Sono in particolare i bambini e le donne incinte ad essere vulnerabili alle insidie del salmone d’allevamento.
Dopo anni di polemiche ed un’allerta lanciata dal giornale norvegese VG, le autorità sanitarie della Norvegia hanno dovuto ammettere che il salmone allevato è pericoloso per la salute umana. Il governo ha tra l’altro consigliato di ridurre il consumo di salmone allevato e di evitare di darlo da mangiare a bambini e donne incinte. Sembra che anche, anche se sotto strette regole d’allevamento, il salmone sia in contatto con prodotti chimici che avrebbero effetti deleteri sullo sviluppo del cervello, associandoli addirittura ad autismo, iperattività sino ad abbassare il quoziente intellettivo del nascituro.
La causa sembra essere il diflubenzurone, un insetticida considerato come altamente tossico per gli organismi acquatici. Tale sostanza ritrovata in abbondanza nella carne dei salmoni d’allevamento non sarebbe però
Questi inquinanti possono avere un effetto negativo sulle difese immunitarie , sul sistema ormonale e sul metabolismo. Sembra che tali inquinanti passerebbero ai nascituri tramite l’allattamento. Le persone piu’ sensibili a questi agenti chimici sono dunque donne, bambine e neonati.
Anne-Lise Bjorke Monsen, del laboratorio di biochimica della clinica di Bergen spiega che sebbene donne, bambine e neonati hanno bisogno di Omega3 che proviene dai prodotti ittici, possono mangiare tranquillamente pesce azzurro come gli sgombri o le sardine.
Meglio tardi che mai
Anche se con qualche anno di ritardo il Governo Norvegese è riuscito ad ammettere che il salmone d’allevamento non sia poi cosi salutare come ci hanno fatto credere sino ad oggi. Un ritardo che non è poi cosi tanto strano soprattutto quando un Paese come la Norvegia fornisce il 60% della produzione mondiale di Salmone (dati del 2012) e che ogni anno l’industria della pesca norvegese del salmone di allevamento fattura piu’ di 20 miliardi di euro.
In Francia come in Italia ed altri paesi del Mediterraneo l’80% del salmone consumato è di origine norvegese. In particolare i Francesi consumano 2.3 Kg di salmone ogni anno.
Soltanto la Russia è stata lungimirante ed ha cessato l’importazione del salmone d’allevamento già da qualche anno.