La ciguatera è una delle intossicazioni alimentari più comuni e insidiose associate al consumo di pesce. Provocata da tossine prodotte da dinoflagellati marini, la ciguatera colpisce migliaia di persone ogni anno, principalmente nelle regioni tropicali e subtropicali. Questo articolo esplora in dettaglio la ciguatera, analizzandone le cause, i sintomi, la prevenzione e le implicazioni globali, con particolare attenzione alle aree più colpite.
La ciguatera è una forma di intossicazione alimentare causata dall’ingerimento di pesci spesso all’apice delle rete trofica come cernie, barracuda, murene ed altri pesci tropicali. Sebbene sia una intossicazione che colpisce l’uomo nei paesi caldi, sono state segnalate anche in Italia delle intossicazioni da ciguatera.
La ciguatera si sviluppa quando viene ingerito del pesce contaminato da una tossina di origine non batterica chiamata ciguatossina. Questa tossina è generalmente presente in microrganismi in particolare dinoflaggellati. La fonte della tossina è un’alga, un microorganismo dinoflagellato bentonico fotosintetico dal nome scientifico di Gambierdiscus toxicus che si trova nelle barriere coralline.
Una volta ingerito pesce contaminato si sviluppa questa forma di intossicazione che da sintomi come gastroenterite, bradicardia, alterazioni della sensibilità, prurito, difficoltà a deglutire, perdita della coordinazione, visione offuscata sino a convulsioni. Possono anche presentarsi sintomi quali la percezioni alterata del caldo-freddo che può anche durare diversi mesi. Spesso l’intossicazione da cigauitera viene confusa con il disturbo della malattia da decompressione (MDD)
Quali pesci possono provocare la ciguatera ?
Sono diverse le specie che possono provocare questa intossicazione ed è difficile indicarli tutti. Sono spesso specie di grande interesse commerciale e culinario. Nei paesi tropicali, questa intossicazione è molto diffusa, a provocarla possono essere pesci di gradi dimensioni come anche piccoli pesci pelagici.
Le intossicazioni da ciguatera mostrano un ciclo stagionale o addirittura pluriennale. Alcuni studi hanno mostrato come la ciguatera possa essere presente per anni per diminuire sino a scomparire rapidamente nei pesci.
La ciguatera resiste alla cottura ed al congelamento
Le intossicazioni da ciguatera sono date da diverse varietà di ciguatossine, alcune vengono eliminate con la cottura o il congelamento del pesce, altre invece più aggressive riescono a resistere non solo alla cottura ma anche all’acidità dello stomaco.
Per curare la ciguatera non esistono dei farmaci specifici, nelle isole tropicali del Pacifico questa intossicazione viene trattata con le foglie di una pianta della famiglia delle boraginaceae che contiene acido rosmarinico che ha proprietà antivirali, antinfiammatorie e antibatteriche.
Il nostro consiglio è di evitare di mangiare pesci di peso superiore ai 4/5 Kg se vi trovare nelle aree interessate da ciguatera, evitate anche di mangiare le murene e soprattutto non mangiate le interiora dei pesci perché è li che si annida la tossina.
Alcuni pesci vietati alla vendita in Guadalupe a causa della ciguatera: carango giallo, carango occhi grossi, carango nero, barracuda, ricciola, cernie, pagro dai denti di cane, murene, red snapper,…
Sintomi della Ciguatera
I sintomi della ciguatera possono manifestarsi entro poche ore dal consumo del pesce contaminato e variano da lievi a gravi, coinvolgendo sia il sistema gastrointestinale che il sistema nervoso.
Sintomi Gastrointestinali
- Nausea
- Vomito
- Diarrea
- Dolori addominali
Sintomi Neurologici
- Parestesie (sensazioni anomale di formicolio o intorpidimento)
- Inversione della percezione della temperatura (sensazione di caldo al contatto con oggetti freddi e viceversa)
- Debolezza muscolare
- Mal di testa
- Vertigini
Sintomi Cardiovascolari
- Bradicardia (rallentamento del battito cardiaco)
- Ipotensione (abbassamento della pressione sanguigna)
I sintomi neurologici possono persistere per settimane o mesi, e in alcuni casi, per anni, compromettendo seriamente la qualità della vita.
Diagnosi e Trattamento
Diagnosi
La diagnosi di ciguatera si basa principalmente sulla storia clinica del paziente e sulla correlazione tra i sintomi e il consumo recente di pesce. Non esistono test diagnostici specifici per la ciguatera disponibili per uso clinico. In alcuni casi, le analisi di laboratorio sui campioni di pesce possono confermare la presenza di ciguatossine, ma questo non è pratico per la diagnosi tempestiva.
Trattamento
Attualmente non esiste un antidoto specifico per la ciguatera. Il trattamento è principalmente sintomatico e di supporto, includendo:
- Reidratazione orale o endovenosa per combattere la disidratazione causata da vomito e diarrea.
- Farmaci antiemetici per controllare la nausea e il vomito.
- Analgesici per alleviare il dolore.
- Farmaci antistaminici e corticosteroidi per ridurre i sintomi neurologici in alcuni casi.
L’assistenza medica tempestiva è fondamentale per gestire i sintomi e prevenire complicazioni.
Prevenzione della Ciguatera
La prevenzione della ciguatera si basa principalmente sull’educazione e sulla consapevolezza dei rischi associati al consumo di determinati tipi di pesce. Ecco alcune strategie preventive:
- Evitare di consumare pesci grandi predatori nelle regioni tropicali e subtropicali.
- Informarsi sui pesci locali noti per essere associati alla ciguatera.
- Fare attenzione alle raccomandazioni locali sulle specie di pesce sicure da consumare.
- Acquistare pesce da fornitori affidabili che seguono rigorosi controlli di sicurezza alimentare.
Implicazioni Globali
La ciguatera non è limitata alle regioni tropicali. A causa dei cambiamenti climatici e della globalizzazione del commercio di prodotti ittici, i casi di ciguatera sono stati segnalati in aree non tradizionalmente colpite, inclusi Stati Uniti, Europa e Asia. La crescente consapevolezza della ciguatera ha portato a un maggiore monitoraggio e ricerca sulla prevenzione e il trattamento.
Cambiamenti Climatici e Ciguatera
Il riscaldamento globale sta contribuendo all’espansione delle aree di distribuzione dei dinoflagellati Gambierdiscus, aumentando il rischio di ciguatera in nuove regioni. Le temperature più elevate dell’acqua favoriscono la proliferazione di questi microrganismi, esacerbando il problema.
Globalizzazione e Commercio Ittico
Il commercio internazionale di pesce ha aumentato la probabilità di esposizione alla ciguatera per i consumatori di tutto il mondo. È fondamentale che i paesi importatori implementino rigorosi controlli di sicurezza alimentare per prevenire l’introduzione di pesce contaminato nei mercati.
Ricerca e Sviluppo
La ricerca sulla ciguatera è in continua evoluzione. Gli scienziati stanno lavorando per sviluppare test diagnostici più accurati e trattamenti specifici. Inoltre, si stanno studiando metodi per rilevare e monitorare la presenza di Gambierdiscus nelle barriere coralline, al fine di prevenire l’intossicazione.
Innovazioni nella Diagnosi
Recenti progressi nella biotecnologia stanno portando allo sviluppo di test rapidi e affidabili per la rilevazione delle ciguatossine nei pesci. Questi test potrebbero essere utilizzati sia dai pescatori che dai consumatori per garantire la sicurezza del pesce.
Strategie di Mitigazione
Gli scienziati stanno esplorando modi per controllare la proliferazione di Gambierdiscus, ad esempio attraverso la gestione delle barriere coralline e l’uso di tecniche di bioremediation. La collaborazione internazionale è essenziale per affrontare questo problema su scala globale.
La ciguatera rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica nelle regioni tropicali e subtropicali, con crescenti implicazioni globali dovute ai cambiamenti climatici e alla globalizzazione. La prevenzione, basata sull’educazione e sulla consapevolezza, è la chiave per ridurre il rischio di intossicazione. Nel frattempo, la ricerca continua a cercare soluzioni per migliorare la diagnosi, il trattamento e la gestione delle risorse marine per mitigare l’impatto della ciguatera.
Risorse Utili
Per ulteriori informazioni sulla ciguatera, consulta le seguenti risorse:
- Centers for Disease Control and Prevention (CDC)
- World Health Organization (WHO)
- Food and Agriculture Organization (FAO)
Utilizzando queste risorse e rimanendo informati, possiamo lavorare insieme per ridurre l’incidenza della ciguatera e proteggere la salute delle persone e la sostenibilità delle risorse marine.
Una risposta
Mi sono intossicato nel dicembre del 1993, nella repubblica domenicana, Punta Cana assieme al mio equipaggio! Colpiti seriamente in 3, io il peggio, una settimana in ospedale a Santo Domingo, ed un mese senza lavorare. A distanza di 30 anni, alcuni sintomi ai nervi e circolazione ai piedi, sospetti di essere ancora causati da questa intossicazione. Purtroppo nessun specialista neurologo, da un parere! Sarebbe interessante sapere se altri casi come il mio presentano simili sintomi.