La castagnola rossa – Anthias anthias

La castagnola rossa – Anthias anthias

Come la perchia e la cernia, la castagnola rossa appartiene alla famiglia dei serranidi.

Prende il nome scientifico di Anthias anthias, la castagnola rossa è un bellissimo pesce che vive in Mar Mediterraneo tra le rocce o su fondi a coralligeno. Ama nascondersi tra le cavità rocciose sino a 200 metri di profondità anche se è molto comune dai 20 ai 30 metri. La castagnola rossa è un tipico abitante delle grotte buie.

Molto diverso dagli altri serranidi, la castagnola rossa è molto più compressa ai lati ed ha una bocca piccola ed occhi grandi. Una pinna dorsale ampia che nei maschi è composta da un’appendice simile ad una bandiera. Pinna caudale forcuta e pinne ventrali allungate. Il colore è rosso acceso con tre strisce gialle vicine all’occhio circondato da un cerchio azzurro. La castagnola rossa puo’ raramente arrivare a misurare 30 cm anche se è più comune entro i 15.

Il corpo è ovale, piuttosto alto e compresso. Nei maschi, le pinne sono più sviluppate rispetto alle femmine: le pinne pelviche sono particolarmente allungate e il terzo raggio della pinna dorsale è prolungato da un filamento. La pinna caudale è fortemente incisa. La colorazione è rosa acceso e le squame sono bordate di giallo dorato. Le pinne sono trasparenti con riflessi bluastri. Nei maschi, le estremità dei raggi spinosi delle pinne dorsali e anali sono giallo dorato. Anche le estremità delle pinne pelviche sono dorate. La testa presenta tre strisce gialle. L’opercolo ha 3 spine e il suo margine posteriore è seghettato.

Solitamente vive in banchi folti nel buio di grotte o anfratti. Pesce con abitudini tipicamente notturne, esce dalle grotte soltanto per predare crostacei e piccoli pesci. La castagnola rossa è un ermafrodita proterogino cioè che da femmina diventa maschio. La riproduzione di questo bellissimo pesce avviene in estate. Il maschio delimita un territorio e pulisce una superficie sulla quale saranno poi fissate le uova grazie ad un filamento adesivo. Sarà il maschio a proteggere ed a ventilare le uova.

I suoi predatori sono la ricciola e la mostela.

Riproduzione

Si tratta di una specie ermafrodita* protogina*, che cambia infatti sesso, inizialmente femmina, il barbiere diventa maschio. La riproduzione avviene da giugno ad ottobre. È difficile trovare informazioni sulla riproduzione di questa specie, ma si può ipotizzare che presenti analogie con la sua specie sorella nel Pacifico (Pseudanthias squamipinnis). Ecco le informazioni (adattate) sulla riproduzione di questa specie: “Ogni maschio possiede un harem composto da 5 a 10 femmine, all’interno del quale esiste una gerarchia ben definita. La conquista della supremazia nell’harem può portare a dispute tra femmine dominanti e aspiranti. La deposizione delle uova avviene al crepuscolo, in acqua aperta, preceduta da una danza di corteggiamento iniziata dal maschio dominante, alla quale si uniscono le femmine e i maschi non territoriali. Gli ovuli liberati e fecondati sono planctonici.”

Origine del nome scientifico

Anthias : nome greco dato da Aristotele ad un pesce sconosciuto nel trattato “historia animalium“. La specie non sembra essere in alcun modo minacciata dall’uomo se non per ricerca di esemplari da acquario.

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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