Il riscaldamento globale potrebbe essere la spiegazione della loro scomparsa
Il mare di Bering si sta spopolando. Circa 1 miliardo di granceole artiche, il 90% della popolazione si sarebbe spostata verso nord alla ricerca di acque più fredde e più cibo.
“Scappati verso nord?”
Il mare di Bering era uno degli Hot-Spot preferiti dai pescatori per la cattura delle granceole artiche della specie Chionoecetes opilio.
“Le condizioni ambientali stanno cambiando rapidamente” , dice alla CBS Ben Daly, un ricercatore del Dipartimento della pesca dell’Alaska . “Negli ultimi due anni abbiamo assistito a condizioni calde nel Mare di Bering e stiamo vedendo la risposta di una specie adattata al freddo, quindi è abbastanza ovvio che sia correlato”.

Anche se gli scienziati non hanno dati sufficienti per convalidare questa ipotesi, le temperature intorno all’Artico si stanno riscaldando quattro volte più velocemente rispetto al resto del globo, a causa del cambiamento climatico . Le specie che vivono in acque fredde sono quindi direttamente minacciate.
Il governo Canadese avrebbe annullato la stagione di pesca, giustificandolo con una pressione di pesca eccessiva sulla specie, poiché attualmente sarebbero catturati troppi granchi rispetto alle attuali capacità di recupero naturale delle popolazioni.
Una decisione presa dopo una drastica riduzione della popolazione di questa specie passata da circa 8 miliardi di individui nel 2018 a solo 1 miliardo nel 2021. Tra il 2021 e il 2022 il numero dei granchi maschi sarebbe poi diminuito del 40%.
Tuttavia, la pesca eccessiva non è la ragione principale di questo calo demografico. Secondo diversi esperti si tratterebbe piuttosto una conseguenza del riscaldamento globale.
Immagini : ASMI/Chris Miller photo e Wikipedia