Il Ruolo della pesca costiera nella comunità Mediterranea

La pesca costiera nel Mediterraneo rappresenta un pilastro fondamentale per le economie locali, la cultura e l’ecologia della regione. Questo settore non solo fornisce cibo e sostentamento a migliaia di persone, ma gioca anche un ruolo cruciale nella conservazione degli ecosistemi marini. In questo articolo, esploreremo l’importanza della pesca costiera nel Mediterraneo, analizzando dati economici, occupazionali e ambientali, con un focus particolare sulle regioni italiane.

Importanza Economica della Pesca Costiera

La pesca nel Mediterraneo sostiene un’industria che vale circa 8,9 miliardi di euro all’anno, con un contributo significativo alla produzione ittica mondiale. L’Italia, in particolare, gioca un ruolo chiave in questo settore, con una produzione annuale che supera le 174.000 tonnellate di pescato, per un valore di circa 713 milioni di euro.La flotta peschereccia italiana nel Mediterraneo conta circa 12.000 imbarcazioni, di cui il 66% sono piccole imbarcazioni dedite alla pesca costiera artigianale. Questa flotta rappresenta il 17% del totale delle imbarcazioni da pesca dell’Unione Europea nel Mediterraneo.

Distribuzione Geografica e Produzione Regionale

reti da pesca

La pesca costiera in Italia si distribuisce lungo tutte le regioni costiere, con alcune aree che emergono per la loro particolare rilevanza:

  • Sicilia: Leader nella produzione ittica con oltre 23.000 tonnellate annue, pari al 23,8% del totale nazionale.
  • Puglia: Seconda regione per importanza, con una produzione di circa 19.000 tonnellate (19,6% del totale).
  • Marche: Terza regione produttrice con 15.000 tonnellate (15,5% del totale).

Le specie più pescate nel Mediterraneo italiano includono acciughe (31.000 tonnellate), sardine (13.000 tonnellate) e vongole (9.000 tonnellate).

Occupazione nel Settore della Pesca

Il settore della pesca in Italia impiega direttamente circa 28.000 persone, di cui il 50% è impiegato nella pesca costiera artigianale. La distribuzione dell’occupazione varia significativamente tra le regioni:

pesca e pescatori 1
  • Sicilia: 7.500 occupati (27% del totale nazionale)
  • Puglia: 3.500 occupati (12,5%)
  • Campania: 2.800 occupati (10%)

Nonostante una tendenza al declino negli ultimi anni, con una riduzione del 25% degli occupati dal 2008 al 2018, il settore rimane vitale per molte comunità costiere.

Sfide Ambientali e Sostenibilità

Il Mediterraneo affronta sfide significative in termini di sostenibilità della pesca. Attualmente, il 78% degli stock ittici valutati è considerato sovrasfruttato. Le specie più a rischio includono il nasello (con un tasso di sfruttamento 5,5 volte superiore al livello sostenibile) e il gambero rosso (3,5 volte oltre il livello sostenibile).Per contrastare questa tendenza, l’Unione Europea ha implementato il piano pluriennale per la pesca demersale nel Mediterraneo occidentale, che mira a ridurre lo sforzo di pesca del 40% entro il 2025.

Aree Marine Protette e Conservazione

L’Italia ha istituito 29 Aree Marine Protette, coprendo una superficie totale di circa 228.000 ettari. Queste aree giocano un ruolo cruciale nella conservazione della biodiversità marina e nel supporto alla pesca sostenibile. Studi hanno dimostrato che le AMP possono aumentare la biomassa ittica fino al 400% rispetto alle aree non protette.

Innovazione e Futuro della Pesca Costiera

Il futuro della pesca costiera nel Mediterraneo dipende fortemente dall’innovazione tecnologica e dalle pratiche sostenibili. Alcuni sviluppi promettenti includono:

  • Implementazione di sistemi di monitoraggio satellitare su oltre 1.500 pescherecci italiani.
  • Adozione di reti selettive che riducono le catture accidentali del 30-40%.
  • Progetti pilota di acquacoltura integrata, che combinano la pesca tradizionale con l’allevamento di specie marine.

Politiche di Sostegno e Finanziamenti

L’Unione Europea, attraverso il Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca (FEAMP), ha allocato 537,3 milioni di euro all’Italia per il periodo 2014-2020. Questi fondi sono destinati a supportare la pesca sostenibile, l’innovazione nel settore e lo sviluppo delle comunità costiere.

La pesca costiera nel Mediterraneo, e in particolare in Italia, rimane un settore vitale nonostante le sfide. Con una produzione annuale di oltre 174.000 tonnellate e un valore di 713 milioni di euro, il suo impatto economico è significativo. Tuttavia, la sostenibilità rimane una preoccupazione centrale, con il 78% degli stock ittici sovrasfruttati. Le iniziative di conservazione, come le 29 Aree Marine Protette italiane, e gli investimenti in innovazione e pratiche sostenibili offrono speranza per il futuro. Con il giusto equilibrio tra sfruttamento economico e conservazione ambientale, la pesca costiera può continuare a essere un pilastro delle comunità mediterranee per le generazioni future.

Fonti:

FAO. 2018. The State of Mediterranean and Black Sea Fisheries.
http://www.fao.org/gfcm/publications/somfi/2018ISMEA. 2019. Rapporto annuale sulla pesca e l’acquacoltura in Italia.
https://www.ismea.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/10908Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali. 2020. Piano di Gestione Nazionale relativo alle flotte di pesca per la cattura delle risorse demersali nell’ambito delle GSA 9, 10, 11, 16, 17, 18 e 19.
https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/15259European Commission. 2020. The EU Blue Economy Report.
https://ec.europa.eu/maritimeaffairs/sites/maritimeaffairs/files/2020_06_blueeconomy-2020-ld_final.pdfISTAT. 2019. Annuario statistico italiano.
https://www.istat.it/it/archivio/236772Guidetti, P., et al. 2014. Large-Scale Assessment of Mediterranean Marine Protected Areas Effects on Fish Assemblages. PLoS ONE.
https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0091841

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