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Il granchio dormiglione – Dromia personata

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Presente in Mediterraneo, Atlantico Nord-Orientale e nel Canale della Manica, presente anche alle isole Azzorre ed alle Canarie.

Il granchio dormiglione o granchio facchino si trova sui fondali rocciosi, nelle cavità e negli anfratti sottomarini. Specie di acque generalmente poco profonde, può essere osservata dalla superficie ma anche fino a oltre 130 m di profondità.

Il corpo è molto arrotondato, bombato. È più largo che lungo (tranne negli individui molto giovani). Questo granchio sembra piuttosto tozzo e persino goffo. Il suo guscio può misurare fino a dieci centimetri di larghezza. La Dromia personata ha dieci pereopodi, che hanno funzioni. Il corpo e le gli arti sono completamente ricoperti da una sorta di peluria, e di colore da marrone a violaceo .

Le pinze sono grandi e pesanti, provvisti anche di un pelo corto e rosso. Solo le punte vanno dal rosa chiaro al violaceo.

Il secondo e il terzo paio di arti hanno la punta con un artiglio semplice e affilato.

Nella parte posteriore del corpo, il quarto e il quinto paio di arti sono corti, anch’esse pelosi e rivolte verso l’alto.

Sul bordo anteriore del carapace dell’animale, i due occhi sono piccoli ma ben visibili. Tra gli occhi si possono osservare due distinti denti submediani ed un terzo inferiore più piccolo e meno visibile. Ai lati degli occhi, sullo stesso bordo frontale del carapace, cinque grandi denti anterolaterali, distanziati irregolarmente tra loro.

Questa specie si incontra spesso nascosta sotto uno scudo protettivo. Il granchio dormiglione , infatti per mimetizzarsi, si ricopre con spugne o tunicati coloniali in particolare, che ritaglia al substrato da qui il nome di granchio facchino. Porta questi pezzi sulla schiena usando il quarto e il quinto paio di arti posteriori. Alcuni di questi organismi epibionti coprono gradualmente l’intero guscio. La tecnica del mimetismo rende il granchio dormiglione quasi invisibile ed è difficile da osservare quando rimane statico.

Questo granchio stabilisce una vera simbiosi con spugne (come Suberites massa ) o tunicati (come Aplidium conicum ). Per fare questo, ad esempio, taglierà una spugna a forma di conchiglia e la attaccherà al carapace. In questo caso beneficerà della mimetizzazione della spugna e della sua protezione olfattiva.

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