In Mediterraneo esistono diverse specie appartenenti al genere Palaemon, tutti soprannominati gamberetti di scogliera. Sebbene sarebbero ben 87 ad oggi le specie di Palaemon recensite, solo una piccola parte di essi abita il Mediterraneo
Queste specie si rilevano dalla superficie fino a 40 m di profondità, su fondali rocciosi, sabbiosi-fangosi o in praterie di fanerogame, nelle aree infralitorali e circalitorali e nei letti di estuari.
Con una taglia che varia a seconda delle specie da 5 a 15cm, i gamberetti del genere Palaemon hanno corpo trasparente e bande trasversali e linee più scure sui segmenti addominali, striature longitudinali e oblique sul carapace, linea di colore bruno rossastro o giallo ma possono anche essere trasparenti a seconda delle specie . Il rostro è lungo e leggermente ricurvo verso l’alto nella sua parte distale, soprattutto negli individui più grandi.
In Mediterraneo sono 2 le specie più frequenti.
- Palaemon elegans
- Palaemon serrratus
Palaemon elegans è la specie più piccola, comune nelle fosse rocciose del litorale. E’ in realtà la specie più conosciuta in quanto si rinviene in tutte le zone costiere rocciose. Spesso si ritrovano nei secchielli dei bambini durante l’estate o viene usato come esca per la pesca della spigola dai pescatori.
Può essere confusa con i giovani di Palaemon serratus . La differenza si fa osservando il rostro: Nel Palaemon serratus il rostro è più lungo, e lo spazio tra la prima e la seconda spina del rostro è più lungo dello spazio tra la seconda e la terza spina. In Palaemon elegans, questi due spazi sono identici.
I sessi sono separati, la fecondazione avviene durante la deposizione, le femmine più anziane depongono due volte, la schiusa avviene in estate e primavera, le femmine più grandi depongono da 1000 a 5000 uova; la schiusa avviene in uno stadio planctonico larvale. Palaemon serratus può essere parassitato da un isopode della famiglia dei Bopyridae, nella cavità branchiale. Ciò può causare gonfiore laterale del torace.
Il nematomorfo Nectonema agile parassita molte specie di decapodi, tra cui Palaemon serratus, con specificità parassitaria molto bassa.
“Molti artropodi, ed in particolare i Crostacei Decapodi, possono essere infettati da uno sporozoo del genere Thelohania o genere affine. La prevalenza generalmente varia (ordine di grandezza) tra 1/1000 e 1/5000. La conseguenza è che è necessario vedere un gran numero di individui per osservare un parassita, inoltre questo si vede solo sulle specie leggermente trasparenti, per le altre è necessaria una visione al microscopio!
Palaemon serratus può essere vittima di infezioni “pesanti”, l’aspettativa di vita dell’esemplare può essere di pochi giorni; il parassita si colloca tra l’altro nei muscoli (spore) che tende a “liquefare”; l’animale è anche più o meno asfissiato.
Palaemon serratus è uno dei pochi invertebrati il cui udito è stato studiato in dettaglio; è sensibile alle frequenze acquatiche comprese tra 100 Hz e 3 kHz , con un’acutezza simile a quella dei pesci . Sebbene l’intervallo uditivo delle specie Palaemon differisca da P. serratus e dalle dimensioni degli individui, tutti sono in grado di udire toni a 500 Hz.