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Il fasolaro – Callista chione

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Il mondo marino è un luogo affascinante e misterioso, popolato da creature di ogni forma e dimensione. Tra queste, ci sono i bivalvi, un gruppo di animali che ha affascinato gli esseri umani per secoli per la loro bellezza e importanza ecologica. Tra i bivalvi più noti c’è il Callista chione , un mollusco che ha attirato l’attenzione di biologi, chef e appassionati di cucina di tutto il mondo.

Il Callista chione, noto anche come fasolare, è un bivalve che vive nelle acque dell’Oceano Atlantico, del Mar Mediterraneo e del Mar Nero. Questo animale è caratterizzato da un guscio ovale e piuttosto piatto, con una superficie liscia e di colore marrone rosato con striature . La valva destra è generalmente più grande e convessa di quella sinistra. La lunghezza del guscio può variare da 8 a 10 centimetri.

Il fasolare ha una conchiglia  quasi simmetrica e ha la forma di un triangolo arrotondato, con valve spesse e lisce. Sono decorate con sottili strisce concentriche, di colore rossastro o bruno-rosato, con bande radianti chiare e scure alternate. I giovani possono essere più colorati. Il periostraco, che costituisce la parte più esterna della conchiglia dei molluschi, è molto aderente, traslucido, liscio e lucente, dando alla conchiglia un aspetto vitreo.

L’umbone leggermente prominente è di solito biancastro. Nella valva sinistra c’è un forte e allungato dente laterale anteriore, mentre nella valva destra ci sono due denti laterali anteriori che incorniciano una fossetta in cui si inserisce il dente laterale anteriore della valva sinistra.

All’interno del guscio, si può vedere il bianco puro e i segni delle due inserzioni muscolari. Il seno palliare è profondo e presenta un’estremità anteriore appuntita, lasciata dai sifoni quando si ritraggono nella conchiglia. I bordi del mantello dell’animale sono arancioni, mentre i sifoni sono corti e poco visibili sulla superficie del sedimento, coperti da macchie bianche più o meno fitte e terminano con più linguette bordate di nero.

Il fasolare è un animale che vive sino a 200m di profondità, dove si seppellisce nel sedimento del fondale marino. Si nutre filtrando l’acqua per estrarre piccoli organismi e particelle organiche, come alghe e detriti. La riproduzione di fasolare avviene per mezzo di gameti, che vengono liberati nell’acqua e fecondati esternamente. Le larve che ne derivano si sviluppano nell’acqua per alcune settimane prima di diventare giovani esemplari di fasolari.

Oltre alla loro importanza ecologica, i bivalvi come il fasolare hanno anche un’importanza culturale e gastronomica. La carne ha un sapore delicato e viene spesso utilizzata nella cucina mediterranea, dove è apprezzata per il suo sapore. Il fasolare viene spesso preparato in zuppe o piatti di pasta ai frutti di mare.

Tuttavia, la pesca eccessiva di C. chione in alcune aree ha portato a una riduzione della sua popolazione in alcune zone del Mediterraneo. Ciò ha portato a una maggiore attenzione sulle pratiche di pesca sostenibile e sulla necessità di proteggere le specie marine vulnerabili.

Oltre alla sua importanza come fonte di cibo, il fasolare è anche un animale di grande interesse per la ricerca scientifica. La sua capacità di filtrare l’acqua e di assorbire sostanze nutritive lo rende un importante indicatore della qualità dell’acqua, e viene spesso utilizzato come specie indicatrice in studi ambientali.

Il fasolare è un mollusco bivalve che può essere catturato per il consumo tramite dragaggio o a piedi durante la bassa marea, utilizzando una vanga o un rastrello. Per individuare i molluschi sulla sabbia bagnata, è possibile cercare due fori vicini tra loro che corrispondono alla traccia dei sifoni. La pesca è particolarmente diffusa lungo le coste del Mediterraneo, ma è soggetta a programmi di studio per garantire la sua sostenibilità. La taglia minima per la pesca della vernice è di 6 cm, tuttavia, le diverse popolazioni di questi molluschi sembrano essere in declino.

Come molti molluschi bivalvi che si nutrono filtrando l’acqua di mare, il fasolare può concentrare tossine dalla proliferazione di dinoflagellati, come Gymnodinium o Pseudo-nitzshia. Queste tossine non possono essere rimosse con la pulizia tradizionale dei molluschi in acqua pulita o con la cottura e possono causare complicati problemi di salute umana come disturbi respiratori, eruzioni cutanee e persino paralisi. Il rischio più comune è il PSP (Paralytic Shellfish Poisoning), causato dai Gymnodinium, e l’ASP (Amnesic Shellfish Poisoning), causato dai Pseudo-nitzschia, che può causare amnesia.

Le conchiglie possono essere utilizzate per creare semplici utensili, utilizzando la tecnica musteriana praticata dall’uomo di Neanderthal in Europa. I più antichi fossili di vernice risalgono al periodo Miocene, e hanno meno di 23 milioni di anni.

Il prezzo dei fasolari varia dai 14 ai 22 euro la Kg.

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