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Il celacanto di Laurent Ballesta

Il celacanto di Laurent Ballesta

Le telecamere di una troupe francese hanno  realizzato delle fantastiche riprese su uno dei pesci piu’ rari e primitivi che vivono ancora sul nostro pianeta. Il celacanto è un pesce preistorico arrivato sino ai giorni nostri senza cambiare nulla del proprio aspetto.

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Le bellissime immagini di un celacanto femmina riprese dalla troupe francese

Si pensava che i celacanti si fossero estinti nel Cretaceo, fino a quando un esemplare venne pescato nel 1938 in Sudafrica. La curatrice del Museo di East London in Sud Africa, certa Miss Marjorie Courtenay-Latimer, esaminando il pescato di un’imbarcazione che andava alla ricerca di squali nell’Oceano Indiano, si accorse di uno strano pesce di colore blu dalle forme alquanto bizarre. Dopo aver portato lo starano pesce in laboratorio, la signorina Latimer insieme al collega professor James Leonard Brierley Smith riuscirono a tassidermizzarlo e ad identificarlo come “celacanto” conosciuto a quel tempo solo come esemplare fossile.

L’esploratore Laurent Ballesta

La troupe Francese capitanata dal biologo e subacqueo Laurent Ballesta originario della città di Montpellier in Francia, dopo quasi un mese passato tra immersioni profonde è riuscita a “scovarlo” e a riprenderlo nel suo ambiente naturale.

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Il celacanto è stato scovato all’interno di una spaccatura nella roccia

Le riprese sono state realizzate tra le acque di Sodwana Bay , nel sud-est Sud Africano .

Si sa molto poco di questo pesce cosi unico e raro” dice Gaël Clément, paleontologo e membro della spedizione. Il celacanto è il lontano cugino di un gruppo mancante di pesci che ha poi dato origine ai tetrapodi , i primi vertebrati a quattro zampe , e avrebbe in sé le tracce del passaggio tra il pesce e la creature terrestri (Compreso l’uomo). Dalla scoperta di Miss Latimer ci sono voluti 15 anni per trovare un altro esemplare di celacanto . Da allora , sono state segnalati non piu’ di 3000 esemplari.

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Il suo aspetto fisico non è cambiato nel tempo, e neanche le sue caratteristiche organiche, come ad esempio mantiene ancora una sacca d’aria che potrebbe essere un polmone primitivo.

Oltre 100 immersioni
La spedizione è stata difficile” racconta Ballesta, lunghe ore di immersioni profonde senza avere il ben che minimo segnale che il celacanto potesse vivere tra quelle acque.

Ma all’ultima immersione…

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Proprio l’ultimo giorno di immersioni siamo riusciti a scovarli nel suo ambiente naturale. “Stavo fotografando una grotta quando mi accorsi che qualcosa si muoveva all’interno” continua Ballesta, avvicinadomi poi, feci la più emozionante scoperta di tutta la mia vita. Era lui, il Celacanto, un esemplare lungo 1,30 metri, leggero ma rozzo, lento e pauroso. Siamo riusciti a realizzare delle immagini veramente eccezionali e abbiamo anche inserito un Tag sulla schiena del pesce. Adesso siamo in grado di monitorarlo e di sapere di piu’ su questa misteriosa specie che è rimasta immutata nei secoli.

Il video: Celacanto, immergetevi nelle vostre origini.

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