Idrozoo – Porpita porpita

Idrozoo – Porpita porpita

Porpita porpita, comunemente noto come “disco blu del mare” o “botton d’oro blu”, è un piccolo organismo marino appartenente alla classe degli idrozoi (Hydrozoa), che fa parte del phylum degli Cnidari. Sebbene possa sembrare una medusa, in realtà è una colonia di polipi specializzati che collaborano tra loro per garantire la sopravvivenza dell’intera struttura. Questa specie è facilmente riconoscibile grazie alla sua colorazione blu brillante e alla sua forma simile a un disco piatto galleggiante, che si trova comunemente nelle acque superficiali degli oceani tropicali e subtropicali.

Caratteristiche fisiche

Il Porpita porpita si distingue per le seguenti caratteristiche morfologiche:

  • Struttura coloniale: A differenza delle meduse, Porpita porpita non è un singolo organismo ma una colonia composta da diversi tipi di polipi, ciascuno specializzato in una funzione specifica, come la nutrizione, la riproduzione, o la difesa. Questi polipi sono disposti attorno a una struttura centrale galleggiante chiamata pneumatoforo, che contiene gas e permette alla colonia di rimanere in superficie.
  • Pneumatoforo: Il disco galleggiante centrale è piatto e di colore blu brillante, con un diametro che varia da 1 a 3 centimetri. Questo disco è rivestito da un sottile strato di chitina, che gli conferisce rigidità e lo aiuta a galleggiare sull’acqua. La sua colorazione blu o blu-verde lo rende ben visibile, specialmente in condizioni di buona illuminazione.
  • Tentacoli: Sotto il disco centrale, Porpita porpita possiede una serie di tentacoli sottili e trasparenti che pendono verso il basso. Questi tentacoli sono dotati di nematocisti, cellule urticanti utilizzate per catturare le prede e difendersi dai predatori.

Habitat e distribuzione

Porpita porpita è ampiamente distribuito nelle acque calde e temperate di tutti gli oceani, in particolare nelle regioni tropicali e subtropicali. Si trova principalmente in superficie, dove galleggia sospinto dalle correnti marine e dai venti. A causa della sua incapacità di nuotare autonomamente, dipende fortemente dalle correnti oceaniche per muoversi, e può talvolta essere trovato in grandi gruppi che galleggiano alla deriva nelle acque aperte.

La sua distribuzione è spesso influenzata dalle condizioni meteorologiche e oceanografiche, con grandi accumuli che si verificano durante periodi di venti costanti o correnti favorevoli, che possono spingerlo verso le coste.

Alimentazione

Porpita porpita è un carnivoro opportunista che si nutre principalmente di zooplancton, piccoli pesci e larve, crostacei e altri piccoli organismi marini. I tentacoli trasparenti, dotati di nematocisti, vengono utilizzati per catturare e immobilizzare le prede. Una volta catturate, le prede vengono digerite dai polipi alimentari specializzati, che distribuiscono i nutrienti a tutta la colonia.

L’alimentazione avviene principalmente in superficie, dove l’abbondanza di piccoli organismi planctonici rappresenta una fonte costante di cibo.

Riproduzione

La riproduzione di Porpita porpita è sia sessuale che asessuale:

  • Riproduzione sessuale: Alcuni polipi della colonia sono specializzati nella produzione di gameti. Questi polipi rilasciano uova e spermatozoi nell’acqua, dove avviene la fecondazione esterna. Le uova fecondate si sviluppano in larve planctoniche chiamate planule, che nuotano liberamente fino a trovare un substrato adatto dove fissarsi e iniziare a svilupparsi in nuove colonie.
  • Riproduzione asessuale: La colonia può riprodursi asessualmente attraverso la gemmazione, un processo in cui nuovi polipi si formano a partire da quelli esistenti. Questo metodo di riproduzione permette a Porpita porpita di espandersi rapidamente e di formare nuove colonie in breve tempo.

Comportamento

Essendo una colonia galleggiante, Porpita porpita è essenzialmente passiva, muovendosi principalmente in base alle correnti marine e ai venti di superficie. Non ha capacità di nuoto attivo e dipende dalla sua capacità di galleggiare per rimanere in superficie e trovare cibo.

La colorazione blu brillante del suo disco centrale potrebbe servire come meccanismo di difesa per confondere o scoraggiare i predatori, mimetizzandosi con la superficie dell’acqua e riflettendo la luce solare. Inoltre, le sue nematocisti, benché meno potenti di quelle di alcune meduse, sono sufficienti a infliggere punture dolorose a piccoli pesci e organismi planctonici.

Impatto ecologico

Porpita porpita gioca un ruolo ecologico importante negli ecosistemi marini superficiali. Come predatore di zooplancton, aiuta a controllare le popolazioni di piccoli organismi marini, contribuendo al mantenimento dell’equilibrio ecologico.

Inoltre, essendo parte della dieta di vari organismi marini, tra cui alcune specie di pesci e tartarughe marine, rappresenta un importante collegamento nella catena alimentare marina. Tuttavia, durante fioriture massicce, può diventare un fastidio per le attività umane, come la pesca e il turismo costiero, a causa della sua capacità di irritare la pelle umana e di bloccare le attrezzature da pesca.

Minacce e stato di conservazione

Attualmente, Porpita porpita non è considerato una specie a rischio e non figura nella Lista Rossa della IUCN. Tuttavia, come molte altre specie marine, può essere influenzato da diversi fattori ambientali:

  • Cambiamenti climatici: L’aumento delle temperature marine e le variazioni nelle correnti oceaniche potrebbero alterare la distribuzione delle popolazioni di Porpita porpita, aumentando o riducendo la loro presenza in determinate aree.
  • Inquinamento marino: I rifiuti marini, specialmente le microplastiche, possono rappresentare una minaccia per Porpita porpita e per le sue prede, influenzando indirettamente la salute delle colonie.
  • Attività umane: La pesca intensiva, il traffico marittimo e altre attività umane possono avere impatti negativi sugli habitat marini superficiali, compromettendo la qualità dell’acqua e la disponibilità di cibo per le colonie di Porpita porpita.

Curiosità scientifiche

Il Porpita porpita è un organismo di grande interesse per la ricerca scientifica, in particolare per lo studio del comportamento coloniale e della specializzazione polipoide. È anche studiato per le sue caratteristiche di galleggiamento e per il suo adattamento unico alle condizioni marine superficiali.

Inoltre, come molti altri idrozoi, Porpita porpita è un esempio di come la natura possa sviluppare complessi sistemi di cooperazione e specializzazione all’interno di una colonia, permettendo una maggiore efficienza ecologica e una straordinaria capacità di sopravvivenza in ambienti variabili.

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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