Gli scienziati hanno scoperto per la prima volta che i topi che invadono le isole tropicali stanno influenzando il comportamento territoriale dei pesci sulle barriere coralline circostanti.
Il nuovo studio, condotto da scienziati della Lancaster University nel Regno Unito e che coinvolge ricercatori della Lakehead University, in Canada, mostra che la presenza di ratti neri invasivi sulle isole tropicali sta causando cambiamenti nel comportamento di una castagnola appartenente alla specie Microspathodon chrysurus, una specie erbivora della barriera corallina che di nutre di vegetali.
Lo studio, pubblicato su Nature Ecology and Evolution , ha messo a confronto cinque isole infestate da topi e cinque dove i topi non sono presenti in un remoto arcipelago di isole nell’Oceano Indiano. I ratti, che in molti casi sono arrivati sulle isole sulle navi intorno al 1700, modificano il comportamento delle castagnole interrompendo un importante ciclo di nutrienti.
Gli uccelli marini viaggiano in mare aperto per nutrirsi e tornare a nidificare sulle isole. Gli uccelli marini quindi depositano i nutrienti, attraverso i loro escrementi che fertilizzano gli ecosistemi della barriera corallina circostante.
Sulle isole con ratti invasivi, i roditori attaccano e mangiano piccoli uccelli marini residenti e le loro uova, decimando le loro popolazioni.
Ciò si traduce in un calo di nutrienti nei mari che circondano le isole infestate dai topi, con 251 volte meno azoto che scorre sulle barriere coralline intorno a queste isole, abbassando il contenuto di nutrienti delle alghe per i pesci erbivori.
Intorno alle isole dove i ratti non sono presenti, le castagnole difendono aggressivamente il loro territorio, in genere meno di mezzo metro quadrato, della barriera corallina per proteggere la loro fonte di cibo: le alghe.
Ma gli scienziati hanno osservato che le castagnole che vivono sulle barriere coralline adiacenti alle isole infestate dai topi hanno una probabilità cinque volte maggiore di comportarsi in modo meno aggressivo rispetto a quelle che vivevano sulle barriere coralline adiacenti alle isole senza topi.
La dott.ssa Rachel Gunn, che ha condotto la ricerca ha dichiarato: “Le castagnole delle isole senza topi difendono aggressivamente il loro territorio. Al contrario, i pesci intorno alle isole infestate dai ratti si comportano in modo meno aggressivo
La riduzione dei nutrienti dovuta alla presenza di ratti, e questi associati cambiamenti nel comportamento dei pesci, potrebbero potenzialmente avere implicazioni più ampie per la diffusione di diverse specie di coralli, la distribuzione di altri pesci di barriera e, nel corso delle generazioni, la resilienza delle castagnole.
Lo studio aggiunge ulteriore evidenza alla base della necessità di sradicare le popolazioni di ratti invasivi dalle isole tropicali.
Interessante ed inquietante, ma vorrei ricordare che topi e ratti sono due cose ben diverse e qui stiamo appunto parlando di ratti.
I topi (mus musculus) pesano poche decine di grammi, il ratti (rattus rattus e rattus norvegicus) invece anche diversi etti, mediamente 300g e 30/40 cm