Continuano gli attacchi degli squali ai cablaggi elettrici di google posti sotto l’oceano.
Tra le svariate attività del colosso di Mountain View, in California, c’è anche la fornitura di internet ad alta velocità. Google Fiber, il nome della divisione di Google che collega i suoi utenti, utilizza un sistema di cavi in fibra ottica, lungo più di 160.000 km. L’attività elettrica di questi cavi eccita gli squali che ripetutamente mordono e provano a recidere le connessioni. Gli squali sono infatti in grado di distinguere l’attività elettrica attraverso le ampolle di Lorenzini, recettori sensoriali che permettono soprattutto di individuare le prede nascoste sotto la sabbia. Eppure, già nel film lo squalo di Spielberg si vede come gli squali siano incuriositi dalle attività elettriche.
A questo punto sembra che google abbia preso la decisione di investire diverse centinaia di milioni di dollari per rivestire i cavi con un composto del carbonio resistente ai morsi. Gli internauti sono salvi, gli squali dovranno tornare al loro vecchio hobby . Combattere contro il loro più grande nemico: la pesca intensiva.