Uccelli mangiano pesci in migrazione

Gli animali marini sanno risparmiare energia: il segreto delle loro migrazioni svelato

Quando pensiamo a balene, tartarughe marine e pinguini, spesso immaginiamo le loro incredibili migrazioni attraverso gli oceani. Ma come fanno questi animali a percorrere migliaia di chilometri senza esaurire le loro energie? Un nuovo studio ha finalmente svelato il segreto: una strategia di nuoto che minimizza la resistenza e ottimizza il consumo energetico.


L’energia nascosta nelle profondità marine

Secondo la ricerca, pubblicata di recente, molti animali marini che respirano aria nuotano a una profondità strategica per ridurre la resistenza dell’acqua. Questa tecnica li aiuta a evitare il cosiddetto “wave drag”, ovvero la resistenza creata dalle onde superficiali quando un corpo si muove troppo vicino alla superficie.

I ricercatori hanno scoperto che la profondità ottimale di nuoto è di circa tre volte lo spessore del corpo dell’animale. A questa distanza dalla superficie, la resistenza dell’acqua è significativamente ridotta, consentendo loro di risparmiare energia per le attività vitali, come la caccia, la riproduzione e le lunghe migrazioni.


Come è stata fatta la scoperta?

Gli scienziati hanno utilizzato accelerometri e registratori di profondità per monitorare i movimenti di diverse specie marine. I dati raccolti hanno confermato che molte di esse regolano il loro comportamento di nuoto in base alla resistenza dell’acqua, adottando tecniche che massimizzano l’efficienza energetica.


Perché questa scoperta è importante?

Questa ricerca non solo ci aiuta a comprendere meglio il comportamento di balene, pinguini e tartarughe, ma ha anche implicazioni fondamentali per la conservazione delle specie marine.

Con il cambiamento climatico e l’aumento del traffico marittimo, capire come questi animali si spostano negli oceani potrebbe essere cruciale per proteggerli. Ad esempio, le rotte migratorie potrebbero essere mappate meglio per evitare interferenze con le attività umane, riducendo il rischio di collisioni con le navi e di disturbi acustici.


Gli animali marini sono dei veri maestri dell’adattamento, e questa nuova scoperta dimostra ancora una volta quanto la natura sia incredibilmente efficiente. Capire il modo in cui questi esseri viventi gestiscono il loro consumo energetico potrebbe ispirare anche noi a trovare soluzioni più sostenibili nei nostri spostamenti e nelle nostre tecnologie.

pesci e specie marine
Marcello Guadagnino
Biologo marino ed esperto di pesca professionale. Autore del Giornale dei Marinai

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