Durante le festività Natalizie, come di consueto, ci sono stati dei controlli a tappeto volute dal Ministero della Salute e concertate con i NAS. I quali sono stati coadiuvati da un altro reparto dei Carabinieri, vale a dire, quelli il Nucleo per la Tutela della Salute. L’operazione, pianificata, come logico che sia, a livello nazionale, ha consentito di ispezionare 882 imprese operanti nel settore produttivo e commerciale dei tradizionali prodotti dolciari e della filiera ittica, i cui consumi evidenziano un significativo incremento durante il periodo delle Festività.
Gli accertamenti, estesi alle fasi di produzione, distribuzione e vendita al dettaglio sia a livello artigianale che industriale, hanno rilevato numerose irregolarità. Addirittura, tali irregolarità, sono state riscontrate in ben 229 strutture che sono pari al 26% dei siti controllati. Queste irregolarità hanno portato alla contestazione di oltre 530 violazioni penali ed amministrative, per un ammontare di oltre 365 mila euro di sanzioni. Nel controllo della filiera dei prodotti ittici è stato registrato il 40% di esiti non regolamentari, con contestuale sequestro, presso aziende di commercio all’ingrosso e al dettaglio, e di esercizi di ristorazione, di 2,3 tonnellate di pesce, a causa della mancata tracciabilità di origine e di irregolarità nelle modalità di conservazione del pescato, determinando la sospensione dell’attività di 7 tra grossisti e pescherie per carenze igieniche e strutturali.